Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Esiste un paese dove l'affitto costa 15 euro al mese. La città in questione è Marinaleda, una ridente cittadina spagnola, che sta attuando una politica locale degna di nota e che in Sicilia, farebbe davvero comodo, vista la crisi che stiamo attraversando. 

In particolare, la città è diventata famosa per un paricolare senso civico rivolto all'importanza della prima casa, diritto e bene che tutti dovremmo poter avere. Per fare ciò, ha promosso un lavoro di gruppo, che ha restituito un paese educato, ricco, ma soprattutto con tasso di disoccupazione pari a zero

Ecco perché a Marinaleda l'affitto costa 15 euro:

La Politica a Marinaleda non è retribuita. Chi si accinge a rappresentare la città, lo fa per meritocrazia, mettendosi al servizio del popolo. Il costo degli amministratori è pari a 0 e pertanto le somme concesse dallo Stato in qualità di Comune, sono tutte rivolte al cittadino. Più in particolare, l'amministrazione si fa carico dei terreni in disuso o abbandonati e li concede gratuitamente ai cittadini che ne fanno richiesta. 

Una volta effettuata la richiesta di avvio dei lavori per la prima casa, per le spese dell'architetto, dell'ingegnere o del materiale che serve, anche della manodopera, ci pensa il comune a fornire tutto, grazie all'aiuto dei dipendenti e dei residenti. I cittadini, insieme a quello che sarà il futuro proprietario dell'immobile, lavoreranno insieme. Oggi con la casa di una persona, domani con la casa dell'altro residente. 

Ultimati i lavori, tutti i cittadini si siedono in consiglio comunale per decidere la somma da restituire per l'acquisto totale dell'immobile. A Marinaleda, l'affitto costa 15,00€ al mese, proprio perché vengono meno le spese più importanti. 

Per il resto, la cittadinanza partecipa attivamente e costantemente al riordino del bene pubblico, dal giardinaggio, alla manutenzione ordinaria. Costi che l'amministrazione non dovrà affrontare, affidando la gestione delle acque o dell'immondizia ad aziende private esterne. Il tutto fa si che il comune abbia solo entrate e poche uscite.

Un esempio nobile, che la Sicilia dovrebbe seguire.