La nuova guida Ristoranti d’Italia 2026 del Gambero Rosso celebra le migliori trattorie del Paese: tra le 49 premiate con i Tre Gamberi, spiccano le eccellenze della Sicilia, da Palermo a Milo fino a Taormina, dove la tradizione incontra la passione per la cucina autentica.
Sicilia protagonista tra le migliori trattorie d’Italia
La Sicilia conquista ancora una volta un’importante spazio nella guida Ristoranti d’Italia 2026 del Gambero Rosso, che premia con i Tre Gamberi le migliori trattorie del Paese, simboli della cucina regionale e della convivialità italiana.
Su 49 locali premiati, tre si trovano in Sicilia, a conferma della straordinaria vitalità gastronomica dell’isola: Buatta Cucina Popolana a Palermo, 4 Archi a Milo (Catania) e Tischi Toschi a Taormina (Messina).
Le eccellenze siciliane premiate
Buatta Cucina Popolana rappresenta nel cuore di Palermo la tradizione popolare in chiave raffinata. Le ricette storiche della città, come la pasta con le sarde e le panelle, vengono proposte con eleganza ma senza snaturare l’anima del cibo di strada.
A Milo, alle pendici dell’Etna, 4 Archi celebra la cucina etnea con materie prime locali e piatti autentici, in un contesto dove il territorio diventa parte integrante dell’esperienza gastronomica.
A Taormina, infine, Tischi Toschi è l’esempio di come la tradizione possa dialogare con la creatività contemporanea. Ogni piatto racconta la Sicilia con equilibrio e identità, confermando il ristorante tra i più apprezzati anche a livello nazionale.
Le novità della guida 2026
Presentata al The Space Cinema Moderno di Roma, l’edizione 2026 della guida del Gambero Rosso ha confermato e ampliato il suo impegno nel raccontare l’Italia delle trattorie, con 49 insegne premiate con i Tre Gamberi, 7 nuovi ingressi e 2 grandi ritorni. Tra questi, Vino e Cibo di Senigallia dello chef Riccardo Rotatori e Da Amerigo a Valsamoggia, realtà simbolo della cucina tradizionale emiliana.
“La trattoria – spiegano gli autori della guida – è una benedizione per la cultura gastronomica italiana”, perché unisce autenticità, accoglienza e memoria.
L’elenco completo delle trattorie premiate con i Tre Gamberi
- 4 Archi – Milo [CT]
- Abbamele Osteria – Mamoiada [NU]
- Agra Mater – Colmurano [MC]
- Da Amerigo – Valsamoggia [BO]
- Angiolina – Pisciotta [SA]
- Antica Osteria del Mirasole con Locanda – San Giovanni in Persiceto [BO]
- Antica Trattoria del Gallo – Gaggiano [MI]
- Antichi Sapori – Andria [BT]
- L’Arcangelo Vino e Cucina – Roma
- Arieddas – Sanluri [SU]
- Masseria Barbera – Minervino Murge [BT]
- La Brinca – Ne [GE]
- Buatta Cucina Popolana – Palermo
- Buccia – Sabaudia [LT]
- Da Burde – Firenze
- Il Capanno – Spoleto [PG]
- Trattoria del Cimino dal 1895 – Caprarola [VT]
- Consorzio – Torino
- Al Convento – Cetara [SA]
- Caffè La Crepa – Isola Dovarese [CR]
- Ai Due Platani – Parma
- Osteria Fratelli Pavesi – Podenzano [PC]
- Futura Osteria – Monteriggioni [SI]
- Grappolo d’Oro – Roma
- Osteria Lagrandissima – Milano
- Lerchner’s in Runggen – San Lorenzo di Sebato [BZ]
- La Madia – Brione [BS]
- Osteria dei Maltagliati – Torano Nuovo [TE]
- Locanda Mariella – Calestano [PR]
- Nerodiseppia – Trieste
- Nú Trattoria Italiana dal 1960 – Acuto [FR]
- All’Osteria Bottega – Bologna
- Osteria della Villetta dal 1900 – Palazzolo sull’Oglio [BS]
- La Piola – Alba [CN]
- Taverna del Porto – Tricase [LE]
- Pretzhof – Val di Vizze [BZ]
- La Sangiovesa – Santarcangelo di Romagna [RN]
- SantoPalato – Roma
- I Sapori di Marianna – Maratea [PZ]
- Sora Maria e Arcangelo – Olevano Romano [RM]
- Stella – Perugia
- Lo Stuzzichino – Massa Lubrense [NA]
- La Tavernetta al San Lorenzo – Spezzano della Sila [CS]
- Tischi Toschi – Taormina [ME]
- Trippa – Milano
- Vecchia Marina – Roseto degli Abruzzi [TE]
- Villa Rosa – Vico Equense [NA]
- Vino e Cibo – Senigallia [AN]
- Trattoria Visconti dal 1932 – Ambivere [BG]
La forza della tradizione siciliana
La presenza di tre insegne siciliane tra i Tre Gamberi 2026 conferma il ruolo dell’isola come crocevia di culture e sapori. La cucina delle trattorie, in Sicilia, è un atto d’amore verso la memoria familiare e le radici contadine, ma anche un segno di rinascita per le giovani generazioni di cuochi che scelgono di restare e innovare nel solco della tradizione.
