“Si tratta di un’illusione ottica prodotta dalla luce che filtra dalle finestre laterali, e che durante il giorno è soggetta a cambiamenti” spiega Dario Piombino-Mascali, conservatore del sito nel quale sono custodite oltre tremila mummie: quella di Rosalia è la più studiata e visitata. “La mummia – aggiunge Piombino-Mascali – ha cambiato posizione. Prima era inclinata grazie a un supporto ligneo. Adesso, nella nuova vetrina, è in posizione orizzontale. Si osserva quindi, meglio che in passato, che le palpebre non sono totalmente chiuse, né lo sono mai state. Il fenomeno non è da imputarsi all’umidità. La vetrina espositiva è concepita, infatti, per bloccare qualsiasi forma di vita batterica“.