CAUSE E FATTORI DI RISCHIO: La sua vera causa rimane sconosciuta, ma molti sono i fattori di rischio: età (è prevalentemente una malattia della terza età), sesso (donne più colpite degli uomini. Esse hanno una minore massa ossea rispetto ai maschi; inoltre la rapida riduzione degli ormoni sessuali (estrogeni) che si verifica intorno ai 50 anni con la menopausa determina una più rapida e precoce perdita di massa ossea); razza bianca o asiatica (le popolazioni di pelle chiara hanno una ridotta massa ossea rispetto a quelle di pelle scura);familiarità per osteoporosi o fratture da fragilità (una famiglia in cui siano già comparsi casi di osteoporosi ha maggiori probabilità di svilupparne altri.
SINTOMI: Fino alla comparsa di fratture, la maggior parte delle persone non ha sintomi. Di conseguenza, l’osteoporosi viene diagnosticata solo quando si verificano fratture o compaiono sintomi dolorosi. Tra i sintomi caratteristici: maggiore predisposizione alle fratture, spesso senza una causa apparente (cd. fratture spontanee), dolori cronici (in particolare alla schiena), riduzione della statura a causa del cedimento della colonna vertebrale (incurvamento), comparsa di pieghe cutanee sulla schiena, formazione di un ventre tondeggiante dovuto all’incurvamento della colonna vertebrale.
DIAGNOSI: Per diagnosticare l’osteoporosioccorre un’attenta valutazione della storia della salute del paziente, tramite un colloquio col medico che rilevi una pregressa storia di dolori alla schiena, lo stato fisico funzionale (capacità di continuare a svolgere le faccende domestiche, il mantenimento dei rapporti sociali, quindi la mobilità all’esterno dell’abitazione, la percezione che il paziente ha del proprio stato di salute fisico e mentale). Si passa poi agli esami strumentali: densitometria o mineralometria ossea computerizzata (MOC) per misurare la densità minerale ossea; la densitometria a raggi X , basata sull’impiego di raggi gamma o X che, attraversando un segmento osseo (es. polso) subiscono un’attenuazione proporzionale alla densità dell’osso stesso; densitometria a ultrasuoni (uso di ultrasuoni che impiegano onde acustiche ad alta frequenza); TAC, impiegata in maniera quantitativa per misurare la densità ossea della porzione centrale delle vertebre lombari). Alcuniesami di laboratorio possono integrare la diagnosi strumentale: calcemia, fosforemia, misura dell’idrossiprolina (HOP) nel sangue e nelle urine; in qualche caso il dosaggio del paratormone (PTH) nel sangue (paratiroidismo, patologia da iper o ipofunzionamento delle ghiandole paratinoidi).
PREVENZIONE: per prevenire l’osteoporosi: dieta ricca di calcio adeguata all’età, moderata ma regolare attività fisica, normale disponibilità di vitamina D che serve ad assorbire il calcio nell’intestino (la vitamina D si forma nella pelle per azione della luce del sole, per cui per avere quella che ci serve basta un po’ di vita all’aria aperta; anche se per gli anziani può essere necessario un supplemento di vitamina D); alimentazione abbondante ma molto varia, in modo da assumere una quantità equilibrata dei vari principi alimentari e non soffrire di carenze. Il calcio è contenuto nel latte e nei suoi derivati (yogurt, formaggi, latticini), ma anche nel pesce (alici, polipi, calamari, gamberi),nei vegetali verdi ( broccoletti, indivia, carciofi, spinaci), arachidi, pistacchi, noci, mandorle, nocciole, fichi secchi. La vitamina D è l’unica vitamina che non siamo costretti ad assumere coi cibi, quindi che siamo capaci di sintetizzare… basta quindi la luce, stando all’aperto per un’ora al giorno.
Caterina Lenti
MeteoWeb