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L'89enne Giovan Battista Riccobono sarebbe stato ucciso dal vicino di casa, il 54enne Maurizio Talluto. L'uomo, arrestato dai carabinieri, il 25 agosto scorso entrò in casa della vittima con un pretesto. Il "Giornale di Sicilia", nel ricostruire la vicenda, riporta i racconti di alcuni condomini del palazzo, secondo cui il presunto assassino era solito chiedere piccole somme in prestito. Sul quotidiano si legge:

Gli abitanti della palazzina quando sono stati sentiti dai militari hanno raccontato di non aver visto nessun estraneo nelle scale quel giorno. Hanno raccontato di aver visto attorno alle 17 il giorno del delitto Talluto nell'androne dello stabile. Una presenza inconsueta visto che l'uomo entrava e usciva da casa dal portoncino del giardino all'appartamento al piano terra.

L'indomani alcuni vicini di casa hanno sentito la compagna dell'uomo urlare al marito: "Questa cosa non mi può scendere, questo non lo dovevi fare", e poi avrebbe mimato un colpo dato alla nuca. E poi ancora sempre la donna "Un fu giusto chiddu a facisti aieri. A farlo muoriri du cristiano" e Talluto: "Zittuti Zittuti".

L’anziano fu percosso e colpito con calci e pugni da un uomo a volto coperto, che portò via dall’abitazione poche decine di euro, un orologio e pochi monili in oro. Riccobono fu aggredito all’interno della camera da letto. A seguito della violenta aggressione era stato ricoverato presso l’ospedale Cervello ma poi, per complicazioni, era stato trasferito d’urgenza all’ospedale Villa Sofia dove, il 14 settembre del 2017, morì in seguito ai gravi traumi riportati nella rapina.