Categorie Cronaca

Palermo dichiara guerra alla prostituzione: multe fino a 400 euro per i clienti

La città di Palermo dichiara guerra alla prostituzione. Il sindaco Leoluca Orlando ha emanato un'ordinanza per il contrasto del fenomeno e a stostegno delle vittime di violenza o di grave sfruttamento.

Nel provvedimento è disposto che, a decorrere dal 16 aprile e fino al 31 agosto, «sia fatto divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, consistenti in atteggiamento e in abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo, ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione; di richiedere informazioni a soggetti che pongano in essere i comportamenti descritti e di concordare con gli stessi l’acquisizione di prestazioni sessuali a pagamento; alla guida di veicoli di seguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale».

Le violazioni saranno perseguite con una sanzione amministrativa pecuniaria da 400 euro, che non verrà applicata a chi esercita la prostituzione, è vittima di violenza o di grave sfruttamento o si trova in situazioni di gravità e attualità di pericolo. In questi casi saranno informati i servizi sociali del Comune. La sanzione verrà irrogata nei confronti del cliente.

«L'amministrazione – dicono il sindaco e l’assessore alla Cittadinanza Solidale, Giuseppe Mattina – intende attivare un piano complessivo che va oltre e completa l’ordinanza. È prevista l’istituzione di un tavolo tecnico, l’attivazione di una campagna di sensibilizzazione e di attività educative nelle scuole, la sottoscrizione di appositi Protocolli operativi per il sostegno alle vittime. Tutto questo prevede la collaborazione tra le istituzioni pubbliche, il volontariato, le organizzazioni ecclesiali cattoliche e protestanti, le organizzazioni non governative e le associazioni in rappresentanza dei migranti. In questo percorso un ruolo fondamentale ha la collaborazione tra Comune e Prefettura di Palermo».

Redazione