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1798907_626835500730051_3578676_o Via Roma Museo “Antonio Salinas”
Cari cittadini non siamo a Chernobyl  e neanche nel sarcofago dove e imbalsamato il reattore nucleare siamo soltanto al Museo Archeologico Regionale di Palermo “Antonio Salinas”. Che da tempo permane  perennemente transennato a
causa di lavori perenni di restauro e riadattamento museografico iniziati il
08/07/2009 e da completare entro il 07/07/2012 alla data odierna lo stato
attuale e medesimo. Quanto ancora bisognerà aspettare per ritornare alla sua
funzionalità? Questa e proprio una domanda da 100 milioni o meglio ancora come
diceva il grande Alessandro Paternostro “la domanda delle cento pistole”.
Il muse naturalmente è chiuso ai visitatori da come noterete dal cartello.
Quindi il primo danno e di natura economica. Ciò non favorisce la presenza di studiosi e turisti dando una immagine della città non consone alla promozione dei propri beni culturali.

In sintesi questo museo ospita una delle più ricche collezioni d’arte punica e greca d’Italia, storicamente ha un rilevante passato a livello architettonico ma di questo parleremo in altre sede.

Cari cittadini dalle immagini noterete il degrado assoluto e il senso di inciviltà diffusa in questa povera città della cosiddetta pubblicità selvaggia che occupa ogni angolo di questa martoriata Palermo.

Nella struttura a ridosso e presente una gru edile che occupa la visione di una parte della parete museale.
Il mio dubbio è che l’utilità di questa gru ormai non utilizzata,
andrebbe smontata, ma non si capisce perche continua a stare in loco dato la sua inutilità. Le mura del museo giacciono circondate da una parete di legname stracolma di pubblicità e a terra e tutto sporco di manifesti scollati e non tolti é gettati via, chi passa da tale luogo rischia anche di rompersi una gamba scivolando. Certo guardando questo scempio e senso di inciviltà viene spontaneo pensare che a nessuno poco importa ne dell’immagine del museo e neanche se Palermo perde la faccia e la dignità davanti ai suoi visitatori. 
Rivolgo un appello alla regione e al suo presidente di mettere fine a questi lavori eterni che danneggiano Palermo umiliandola.

Altro appello lo faccio al primo cittadino. Non si può accettare questo stato di degrado e di inciviltà, e un uso sconsiderato della pubblicità. E voglio ricordare che proprio la classe politica e quella che spesso a tempo di elezioni sporca maggiormente la città, con un uso incivile dei cosiddetti manifesti di propaganda politica. Dare un senso e un ordine civico spetta
all’amministrazione locale con il controllo del territorio educando e punendo
chi fa uso sconsiderato degli spazzi pubblicitari non rispettando le regole e
il senso civico.

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