Nei primi trenta anni fu utilizzato per le gare e le premiazioni del circolo, durante la seconda guerra mondiale divenne magazzino delle truppe da sbarco, successivamente vi ebbe sede un ristorante, quindi divenne locale per bigliardini. Infine fu abbandonato all’incuria.
Oggi e un vecchio rudere abbandonato, si possono osservare degli interventi di manutenzione e restauro mal riusciti, e infine lasciato a subire l’usura del tempo e il vandalismo incivile di soggetti lontani anni luce, del rispetto della memoria e storia di Palermo.
Attualmente il tetto e semi crollato, e nessuno si è fatto avanti per attuare un piano di recupero e manutenzione straordinaria, fatta con scrupolosa professionalità dato l’importanza storica del sito, memoria e storia di un popolo.
C’è stato un periodo che va dagli anni 1980 al 1990 a sfiorare il 2000 circa, che la politica d’immagine l’adotta, per ottenere simpatia, e consensi, eseguendo piccoli interventi, che col tempo furono solo più devastanti, e mal riusciti.
E un atto dovuto ricordare l’iniziativa degli istituti didattici, che con grande passione e volontariato attraverso i loro alunni, adottarono per un breve periodo a fasi alterne negli anni novanta lo stand Florio, e grazie a quest’iniziativa i turisti finalmente visitarono questa meravigliosa struttura architettonica di grande spessore artistico.
Dopo questa piccola parentesi le tenebre sono ritornate a fare da padrone, nella nostra città, che oggi più che mai va sempre più in malora, cancellando la storia e la memoria di un gran passato.
Attualmente lo stand Florido e chiuso, e non più visitabile un vecchio cancello delimita l’ingresso a l’atrio principale, si nota una scritta, della polizia municipale con la dicitura sequestro preventivo ma a tutt’oggi non s’intravede la mera possibilità di un intervento mirato a salvare questo gioiello d’ingegneria.
Chi gestisce questa realtà patrimoniale di Palermo e difficile da capire, e sapere anche chi e in possesso delle chiavi. Chiedere informazioni e come giocare un terno all’otto, perché nessuno sa nulla.
Mi pongo sempre la solita domanda che mi ossessione da lunghi anni; Perché lo stand Florio deve andare in malora, perché Palermo deve andare in malora, perché questa città non deve essere normale come tante altre, perché i politici spuntano solo quando ci sono le elezioni, perché fanno politica solo per la loro immagine e accaparrare consensi, perché i cittadini stanno a guardare le allodole permettendo questo scempio?
Ogni tesoro storico della nostra città e fonte di grande economia per Palermo, e l’intero paese, la fonte principale del turismo che ogni anno vede sempre più diminuire l’affluenza, per la mancanza di una accoglienza adeguata e professionale, inoltre aggravata da una cattiva gestione del patrimonio artistico.
Ora provate ad immaginare questo meraviglioso stand Florio ristrutturato in maniera ineccepibile trasformato in un museo riguardante il periodo liberty della Palermo felicissima, e magari itinerario ospitante di grandi mostre artistiche e concerti sinfonici e quant’altro, sarebbe un piccolo paradiso e fonte di sicura affluenza turistica.
Cenni Storici
Per un periodo l’edificio fu destinato a sede del circolo del tiro al volo, divenendo esclusivo ed ambito luogo d’incontro della ricca borghesia.
Verso la fine della seconda guerra mondiale, fu destinato dagli alleati a magazzino merci delle truppe da sbarco, divenendo poi solarium del vicino ospedale Buccheri La Ferla. Ormai fortemente degradato venne adibito successivamente ad uso commerciale fino al settembre 1985. Allorquando sono stati avviati, una serie d’importanti lavori di manutenzione e restauro.