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Nei giorni scorsi, nei suggestivi fondali di Mondello a Palermo, i Sommozzatori della Polizia di Stato hanno portato a termine un’operazione di recupero straordinaria. Questo nucleo specializzato è incardinato presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura ed è intervenuto su segnalazione del personale della Soprintendenza del Mare.

Ritrovamento a 10 Metri di Profondità

Il prezioso reperto, un’antica anfora, è stato recuperato a una profondità di circa 10 metri in un’area di particolare interesse. Questo eccezionale ritrovamento evidenzia come il mare che bagna la costa siciliana sia un autentico scrigno di tesori, depositati lungo rotte commerciali frequentate da imbarcazioni sin dai tempi più antichi.

Il Ruolo Chiave dei Sommozzatori

Il ruolo svolto dai Sommozzatori della Polizia di Stato non si è limitato a fornire supporto nella creazione di una “cornice di sicurezza” ma ha assunto una forma concreta nel recupero diretto del reperto. L’operazione, non una novità nei mari palermitani, si distingue per le implicazioni culturali legate alla restituzione di un pezzo di storia alla comunità scientifica.

Missione della Polizia di Stato

Questa operazione evidenzia uno dei compiti cruciali affidati alla Polizia di Stato: la protezione e la garanzia della collettività attraverso la salvaguardia del suo patrimonio culturale. Dai ritrovamenti archeologici al supporto in operazioni di bonifica antisabotaggio, i Sommozzatori svolgono un ruolo multifunzionale fondamentale.

Analisi Futura

Il reperto, recuperato in mani sicure degli operatori della Polizia di Stato, sarà oggetto di approfondita analisi da parte del personale della Soprintendenza del Mare nei prossimi giorni. Questo passo sarà cruciale per garantirne l’autenticità e consentirà ulteriori ricerche per riportare alla luce aspetti sconosciuti della nostra identità storica.