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Palermo, uccide il marito nel sonno: “Meglio il carcere di quella vita”

Il carcere sarà sempre meglio della vita che ho fatto fino adesso“. Queste le parole di Salvatrice Spataro, che a Palermo ha ucciso il marito, Pietro Ferrera, mentre dormiva. La donna è stata arrestata insieme ai figli più grandi, Mario e Vittorio, accusati di averla aiutata. Madre e figli hanno confessato l’omicidio. Su BlogSicilia si leggono le parole della Spataro, riportate dall’avvocato Maria Antonietta Falco.

“I miei assistiti hanno risposto a tutte le domande. Abbiamo tutto l’interesse che si comprenda soprattutto il clima di terrone nel quale hanno vissuto non solo i miei assistiti ma tutta la famiglia anche allargata. La minaccia era sempre la stessa il marito avrebbe fatto una strage e avrebbe colpito tutti i familiari ad iniziare dalla nonna”.

“Ho chiesto che Salvatrice Spataro sia immediatamente affiancata da uno psicologo. Ha un aneurisma e in queste condizioni di stress potrebbe davvero essere molto pericoloso. L’ho trovata in condizioni molto provate. Va controllata a vista. I miei assistiti hanno ribadito tutto quello che è successo in questi anni, soprattutto negli ultimi due anni la situazione è diventata infermale”.

“Mi sono appellata al giudice e ho chiesto sommessamente di valutare ogni aspetto di questa vicenda che è unica – conclude l’avvocato – Per questo motivo ho chiesto gli arresti domiciliari. I miei assistiti non hanno alcuna intenzione di fuggire. Non possono. Sono incensurati. Non hanno neppure mai preso una multa. Sono vittime del loro padre e la moglie è vittima del proprio marito. Hanno bisogno di stare insieme e riprendersi da questa terribile vita che hanno condotto. Ripeto è una vicenda unica e sotto questo aspetto deve essere affrontata”.

Redazione