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Applausi e commozione al Teatro Mediterraneo di Palermo, con Giada Baiamonte e Marzia Coniglio, protagoniste dello spettacolo Pensiero Debole, omaggio autentico alle vittime delle crudeltà umana.

Facciamo un passo indietro.
È il 2 agosto, 1980. L’orologio segna le 10:25 quando una bomba, contenuta in una valigia abbandonata, esplode nella sala d’aspetto della stazione di Bologna provocando centinaia di feriti e strappando alla vita oltre 80 vittime. È stata la più grande strage italiana in tempo di pace, e da allora cinque gradi di giudizio e condanne passate in giudicato. Terrorismo? Strategia della tensione? Intimidazione della criminalità organizzata? Ritorsione neofascista? Quale sia stato il movente non ci è dato sapere. Ancora oggi il silenzio regna sovrano, sono tanti gli interrogativi e il tragico episodio resta celato nell’ombra.

Si potrebbe scrivere un libro su tutto questo silenzio; Anna Caragnano ha pensato bene di scrivere Pensiero Debole, uno sguardo che spia l’inaccettabile e che vede come protagoniste Maria e Maria (detta Mimì).
Lo spettacolo ruota intorno ad una panchina desolata. In una dimensione astratta, dove il tempo è sospeso sull’eterno, Maria (Giada Baiamonte) e Mimì (Marzia Coniglio) si ritrovano a condividere lo stesso tremendo destino. Entrambe aspettano un treno: Maria, stanca della sua vita a Bologna, vuole tornare a Palermo, dalla sua famiglia, le mancano le caponate della zia Pina, il gelato a Mondello con le sue amiche, il mozzicone acceso delle sigarette di suo padre; Mimì è una scrittrice molto legata alla città, ma per l’ennesima volta deve mettere da parte il suo libro per tornare dalla madre, a Firenze. In questa attesa infinita due donne, due caratteri distanti, una ansiosa ed insofferente, l’altra paziente e disincantata, si ritrovano inaspettatamente a confrontarsi su ricordi e rimpianti, ideali e progetti, colori dell’infanzia, esperienze vissute, debolezze e convinzioni; infine si riflette sull’amore puro, genuino, involontario che ormai non sappiamo riconoscere più, perché troppo distratti dal successo, dal potere, dai soldi. Ma forse dimentichiamo che di fronte al dolore siamo tutti uguali, umani, abbiamo un’unica voce.

Lucio Dalla cantava Cosa si deve inventare per poterci ridere sopra, per continuare a sperare. Man mano che il ticchettio del tempo si fa più concreto, le due protagoniste infatti si raccontano senza mai abbandonare i binari dell’ironia, della speranza, del sorriso, che è proprio quello che riescono a suscitare anche nello spettatore.
Questo è Pensiero Debole, per quanto sia uno sguardo sull’inaccettabile e un monito a non dimenticare, è anche uno sguardo sull’amore inconsapevole, sull’unione, di cui noi esseri umani, esseri vulnerabili e per nulla infallibili, non dovremmo mai privarci, proprio come fanno gli insetti stecco dell’Isola di Lord Howe, che con il loro istinto sottile ogni notte si stringono in un abbraccio tanto inusuale, quanto naturale.

Regia di Rinaldo Clementi
Interpreti: Giada Baiamonte e Marzia Coniglio
Link evento: https://www.facebook.com/events/1896878047212838/