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01Fregatura. È questo che molti ragazzi siciliani pensano in queste ore del cosiddetto Piano Giovani, tanto sponsorizzato dall’assessore Nelli Scilabra e dalla Giunta Crocetta, e rivelatosi, almeno all’apparenza, un grande bluff. Il portale questa mattina, nel momento in cui i candidati a partire dalle 10 potevano confermare l’interesse per uno dei tirocini ai quali erano stati selezionati, e l’azienda ospitante di rimando doveva “confermare” il suddetto tirocinio, si è bloccato.

Impossibile per ore accedere alla pagina dove si poteva confermare il tirocinio. Molti ragazzi hanno inutilmente provato fino adesso, e tutt’ora, mentre vi scriviamo, pianogiovanisicilia.com risulta particolarmente lento, e ad alcuni utenti ancora irraggiungibile. Impossibile quindi per molti ragazzi selezionati perfezionare la procedura. Ormai quanto prospettato sin dalle prime ore della mattina, sembra realtà: gli 800 tirocini attivabili in questa sessione – ai quali vanno aggiunti i primi 800 certificati a luglio – sono esauriti. Non c’è più posto. Ha vinto chi è arrivato prima e ha avuto fortuna.

disoccupazioneMa cosa è questo Piano Giovani Sicilia e come funziona? Annunciato in pompa magna due anni fa, e attivato solo adesso, permette – o permetterebbe? – l’incontro tra aziende e giovani che vogliono affacciarsi al mondo del lavoro. In effetti oggi come oggi praticamente tutti. Se siete residenti in sicilia e avete tra i 25 e i 35 anni, potete inserire il vostro curriculum e accedere alle “offerte” di tirocinio. Non gratuito ovviamente, ed è questa la novità: 500 euro al mese per 6 mesi, con possibilità di assunzione e agevolazioni per le aziende che decidono di proseguire il rapporto. Un finanziamento da 20 milioni di euro, per circa 2000 percorsi attivabili. Le aziende interessate aprono le posizioni, l’aspirante tirocinante si candida, l’azienda rifiuta o seleziona il candidato. A quel punto, a far da una certa data e ora – in questo caso il 5 agosto a partire dalle 10 – chi è selezionato deve ribadire il proprio interesse alla candidatura e l’azienda deve confermare il tutto. Successivamente si procederà a certificare le posizioni di entrambi e il tirocinio verrà attivato.

Non ci lamentiamo di questo, dare la possibilità anche a solo duemila ragazzi, sulle migliaia di giovani siciliani disoccupati, è meglio che niente. Ma con le modalità di accesso al Piano Giovani Sicilia ha vinto la meritocrazia? Assolutamente no. È chiaro che chi è riuscito a confermare il rapporto, lo ha fatto per pura fortuna. Se a luglio il sistema aveva funzionato discretamente, oggi il portale è crollato sotto il volume degli accessi. Una situazione ampiamente prevedibile, dato il numero di iscritti e le candidature, decine di migliaia per 800 posti.

Era il caso di dotarsi di una piattaforma più stabile? Forse. L’opinione di chi vi scrive è che era il caso di utilizzare metodi ben diversi. Metodi più classici per la selezione del personale, così come avviene un po’ ovunque. Presentazione delle candidature; selezione da parte dell’azienda, in base ai curricula, di un numero ristretto di aspiranti; scelta in seguito a colloquio diretto. Sulla carta dovrebbe avvenire proprio così, ma se non sei riuscito a “confermare” la candidatura sul portale, il colloquio non si può sostenere. È stato introdotto un passaggio che nelle intenzioni sicuramente doveva “snellire” la procedura, ma che nella pratica ha tagliato fuori chi non è riuscito a cliccare sul pulsante.

Ancora una volta in Sicilia la meritocrazia perde. E il paradosso è che perde proprio a causa di quel Governo che se ne è nominato paladino. Una grande iniziativa, il Piano Giovani Sicilia, gestito con estrema approssimazione. A settembre un altro giro di attivazioni. Ma già molti hanno perso la fiducia nel sistema. Per la nostra Isola un’altra occasione persa per un riscatto che ad oggi appare davvero un miraggio.

Dario Lo Cascio

Strettoweb