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Avete mai sentito parlare del Frutto del Drago? Il nome originale è pitahaya o pitaya. La pianta appartiene alla famiglia delle Cactacee (piante grasse) e al genere Hylocereus ed è originaria delle foreste tropicali. Gtilizzando gli alberi come sostegni, raggiunge i 10 metri d’altezza ed è diffusa nell’America centrale e nelle aree settentrionali del Sud America, pur essendo coltivata anche nel sud-est asiatico, in Cina, Australia e Israele.

Pitaya proprietà

Il frutto è ottimo da mangiare. Ha un gusto a metà tra il kiwi e la pera. È detto anche Dragon fruit (Frutto del drago). Pesa dai 150 ai 600 g, ha una forma allungata o ovale, una polpa cremosa caratterizzata dall’aroma delicato, contiene numerosissimi semi neri commestibili e, a seconda del colore esterno e della polpa, si distingue in pitahaya rossa, pitahaya del Costa Rica e pitahaya gialla.

Il frutto del drago è ricco di vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B. E, scendendo sempre più nel dettaglio, di vitamina B1, che trasforma gli zuccheri in energia, e B3, utile alla circolazione. Contiene anche proteine, costituenti fondamentali dei muscoli e della “massa magra”.

È un prezioso alleato della nostra salute, riequilibrando le fisiologiche funzioni intestinali e facilitando la peristalsi. Grazie al suo mix vitaminico ha proprietà immunostimolanti, prevenendo i disturbi di origine batterica e virale tramite il rafforzamento del sistema immunitario e il potenziamento dell’azione di difesa degli anticorpi.

Pitaya per dimagrire

La Pitaya è un alleato della dieta. Basti pensare che 100 g di polpa apportano solo 36 calorie. Il frutto del drago ha un basso contenuto di colesterolo e una minima quantità di grassi monoinsaturi, contenuti all’interno dei suoi semini neri.  Delle vitamine abbiamo già detto, ma è anche il caso di parlare dei suoi antiossidanti, che proteggono le cellule corporee dai danni causati dai radicali liberi, i quali possono accelerare l’invecchiamento e la formazione di tessuti cancerosi.

frutto del drago pitaya

In particolare prevengono la formazione di cellule tumorali, purificando e disintossicando sangue e fegato, e aumentano l’escrezione delle tossine e dei metalli pesanti dal corpo. Le fibre disintossicano l’intestino e aiutano nei casi di stitichezza, oltre a prevenire i rischi di malattie cardiovascolari e a regolare la pressione sanguigna. Il fosforo stimola l’attività cerebrale, favorendo memoria e concentrazione.

Il frutto del drago ha poi proprietà diuretiche, contrastando ritenzione idrica e pelle a buccia d’arancia, grazie al betacarotene, importante antiossidante precursore della vitamina A, protegge occhi e pelle dai raggi UV. In virtù della vitamina C stimola la produzione di collagene, mentre la vitamina E, oltre a contrastare i radicali liberi, tiene a bada le malattie cardiache, diverse forme di cancro e la degenerazione maculare senile.

Frutto del drago usi

Il frutto del drago è ottimo al naturale, tagliato a metà e mangiato con un cucchiaino, condito con zucchero e limone, come dessert, per preparare cocktail e frullati, tagliato a pezzetti e cotto al vapore, dando un colore e un gusto veramente particolare ai vostri piatti. Con la polpa si prepara una succosa bevanda chiamata “agua de pitaya”.