In Poste Italiane il concetto di pari opportunità è concreto e applicato alla “lettera”. L’azienda è “rosa” per oltre la metà: le donne che lavorano in Poste Italiane sono circa 73mila, pari al 53% del personale.
Risale al 1865 l’arrivo delle prime donne impiegate in azienda. Da alllora l’occupazione femminile è aumentata in modo graduale e inarrestabile nel corso degli anni. Ai primi del ‘900 il ruolo femminile viene riconosciuto e tutelato per la prima volta ma è solamente nel corso della prima guerra mondiale che si assiste ad un significativo aumento del numero di donne occupate per compensare i tanti dipendenti postali chiamati al fronte, fino alla prevalenza dei giorni nostri.
Circa la metà (47%) del personale, con funzione di quadro risulta essere donna.
Questi i numeri che fanno di Poste Italiane una delle realtà con la più alta percentuale femminile in Italia. Alla guida della direzione di tre filiali della regione sono donne.
“ Una Posta Rosa” a Palermo l’ufficio postale n 39, tutto al femminile, di via Regione Siciliana 2344, diretto da Maria Prestigiacomo.
Rilevante la presenza femminile anche ai vertici aziendali. Sono donne il Direttore della Comunicazione Esterna, del Controllo Interno, degli Affari Istituzionali e l’Amministatore Delegato di PosteVita, la Compagnia Assicurativa di Poste Italiane. A questo dato va aggiunto che il 36% delle 132 Filiali (strutture responsabili della gestione degli uffici postali di un territorio) è guidato da donne.
Infine, per quanto riguarda i servizi postali, su 36 mila addetti al recapito le portalettere donne sono circa 16mila, poco meno della metà.
M.G.