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ImmagineQuella di oggi potrebbe essere una delle giornate dell’estate 2014, se non addirittura la più calda di tutte, per le regioni meridionali. Ed in particolare la Sicilia e la Puglia dove la colonnina di mercurio si è avvicinata alla fatidica soglia dei +40°C all’ombra con +38°C a Catania, Lecce e Foggia e +37°C a Taranto, le città più calde nella giornata odierna. Difatti, proprio in questi giorni, il promontorio anticiclonico africano (e non l’anticiclone delle Azzorre che rimane spanciato in mezzo all’Atlantico), che da giorni insiste sul bacino centrale del mar Mediterraneo, sta esprimendo i suoi massimi effetti sulle regioni meridionali, “avvettando”, lungo il suo margine occidentale, masse d’aria calde e secche, sub-tropicali continentali, verso la Sicilia e le estreme regioni meridionali.

CNMC_MET_201408121455_ITARSS_CP0H0H09_@@@@@@@@@@@@_@@@_000_@@@@La fase clou di questa ondata di calore si dovrebbe toccare fra la giornata odierna e quella di domani, allorquando la Sicilia e l’estremo sud peninsulare (in particolare Calabria, Basilicata e Puglia) verranno investiti da un “torrido” flusso di correnti da SO (particolarmente compatto a 500 hpa e 850 hpa) che trasporterà masse d’aria molto calde, secche e polverose che dall’entroterra desertico algerino si spingeranno fino alla Tunisia e al basso Mediterraneo centrale, con isoterme molto elevate in quota, nella libera atmosfera.

Basti pensare che alla quota di 850 hpa arriveranno isoterme di +23°C che arroventeranno l’aria nei medi e bassi strati, creando la cosiddetta “canicola”, con cieli velati dal pulviscolo desertico trascinato dai venti sud-occidentali in quota.

Rtavn182Durante la giornata di domani, con lo spostamento verso levante della debole saccatura in quota (cavo d’onda) in azione con un proprio asse fra le Isole Britanniche e la Francia, l’avvento nei bassi strati di una ventilazione più occidentale tenderà a surriscaldare ulteriormente l’aria sulla Sicilia orientale, per l’effetto “favonico” esercitato dai venti di caduta dai rilievi interni dell’isola. Difatti, dopo aver attraversato tutto l’entroterra isolano, raccogliendo strati d’aria molto calda, la ventilazione occidentale tenderà a ridiscendere sulla costa messinese, la piana di Catania, il siracusano e il ragusano, ulteriormente arroventata, a causa anche della “compressione adiabatica” indotta dalla componente discendente costretta a scendere dai rilievi interni isolani verso il mar Ionio. Tale fattore con l’insorgenza dei venti di terra, che dovrebbero inibire le mitigatrici e più umide brezze di mare dai quadranti orientali, contribuirà a far schizzare i valori termici oltre il muro dei +36°C +37°C, con isolati picchi di oltre i +38°C +39°C sulle zone più interne del catanese e siracusano.

Uno scatto del paese di Catenanuova che detiene il record storico di caldo per il continente europeo

Uno scatto del paese di Catenanuova che detiene il record storico di caldo per il continente europeo

Specie nell’area della piana di Catania e la zona attorno Catenanuova, località molto celebre in Europa per i +48.5°C stabiliti nella storica ondata di calore dell’Agosto 1999, quando l‘isoterma di +30°C a 850 hpa riuscì a raggiungere la Sicilia. Tuttora quei +48.5°Crappresentano la temperatura massima più alta registrata in Europa da una stazione che si può considerare a norma WMO (a differenza di molte stazioni spagnole e greche). Oggi Catenanuova – per la cronaca – s’è fermata a+43.2°C. Ma temperature molto elevate, con picchi fino a +38°C +40°C, favoriti dall’arrivo dei venti occidentali di caduta dalle aree interne, si raggiungeranno anche nelle località della Calabria ionica e nelle zone interne della Puglia, fra le pianure del tavoliere e le aree più interne del Salento, dove il soleggiamento ininterrotto e la bassa umidità relativa giocheranno un ruolo fondamentale nel far impennare la colonnina di mercurio sopra i +37°C +39°C. Il gran caldo insisterà fino al giorno di Ferragosto. Dal pomeriggio/sera della giornata festiva, l’ingresso delle più temperate correnti oceaniche che si faranno strada con l’ingresso di sostenuti venti di Maestrale (sfondando dalla valle del Rodano), le temperature cominceranno gradualmente a calare, mentre l’aria molto calda d’estrazione sub-tropicale sarà costretta ad allontanarsi verso il basso Mediterraneo, ripiegando verso le coste nord-africane.

I venti da NO e N-NO già dal pomeriggio di Ferragosto raggiungeranno la Calabria e la Sicilia, apportando un significativo refrigerio, per tuffarsi subito dopo sullo Ionio, con raffiche che supereranno a tratti i 35-40 km/h. L’irrompere dei venti settentrionali, ed in particolare del maestrale, determinerà anche un rapido aumento del moto ondoso su tutti i mari. Specialmente i mari che circondano la Sardegna e la Sicilia, che passeranno da mossi fino a localmente molto mosso il mar di Sardegna, Canale di Sardegna, Canale di Sicilia e basso Tirreno, con conseguenti risacche sui litorali esposti a questo tipo di ventilazione.

Daniele Ingiemi

Meteoweb