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01010101Ancora una tragedia nel Canale di Sicilia: una trentina di migranti – il numero esatto ancora non si conosce – sono morti, forse per asfissia, in un barcone che e’ stato soccorso in nottata da una nave della Marina militare. Secondo quanto si e’ appreso, l’imbarcazione era carica di oltre 600 migranti. Quando la nave Grecale l’ha raggiunta, per alcune decine di loro (il numero delle vittime oscillerebbe tra i 27 e i 30) non c’era piu’ niente da fare. Stipati in una parte angusta del barcone, sono morti molto probabilmente per asfissia. Proprio la posizione in cui si trovano i corpi ha impedito il loro immediato recupero: solo un paio di cadaveri sono stati portati a bordo della nave militare, che ora sta scortando il barcone verso il porto di Pozzallo, dove dovrebbe giungere stamattina. Gia’ soccorse invece due donne incinte.

Quella che si e’ conclusa in nottata tragicamente e’ stata un’altra giornata di soccorsi per gli uomini e le unita’ del dispositivo Mare Nostrum. Da venerdi’ – a parte l’intervento della scorsa notte – le navi della Marina militare e della Guardia costiera hanno soccorso sette barconi e hanno salvato complessivamente 1.654 persone partite dalle coste africane. Il primo intervento, venerdi’ mattina, e’ stato eseguito dalla nave Dattilo della Guardia costiera, che ha preso a bordo 416 migranti che si trovavano su un barcone in difficolta’. Quattro invece le imbarcazioni soccorse dalla nave Grecale: un primo intervento, nei confronti di un barcone che aveva una falla ed era alla deriva, ha consentito il salvataggio di 227 persone, tra cui 19 donne e 18 minori. Successivamente sono state soccorse altre 218 persone (tra cui 29 donne e 39 minori) su un barcone e 84 su un gommone che aveva difficolta’ di galleggiamento. L’ultimo intervento ha coinvolto un barcone con a bordo 327 migranti, di cui 13 donne e 25 minori. Sono complessivamente 382, invece, gli immigrati che erano sulle due imbarcazioni soccorse da nave Orione della Marina militare.

F.F.

StrettoWeb