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La Sicilia si prepara ad affrontare giornate di caldo estremo, con temperature che in alcune province potrebbero raggiungere i 39 gradi percepiti. La Protezione Civile regionale ha emesso un avviso per rischio incendi e ondate di calore, valido dalla mezzanotte del 22 luglio 2025 per le successive 24 ore, evidenziando un quadro meteorologico preoccupante. Mentre l’isola soffoca sotto l’afa, gli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) mettono in guardia sui pericoli per la salute, soprattutto per anziani, bambini e persone con patologie croniche, offrendo consigli pratici per affrontare l’emergenza.

Un’ondata di calore senza precedenti

L’anticiclone nord-africano ha investito la Sicilia, portando temperature record e condizioni climatiche estreme. Secondo i bollettini della Protezione Civile, Palermo è sotto allerta rossa (livello 3) per il rischio di ondate di calore, con una temperatura massima percepita di 36 gradi il 22 luglio e 35 il giorno successivo. Anche Catania registra un livello di allerta elevato (livello 2), con picchi di 39 gradi percepiti domani, mentre Messina si attesta a livello 1 con 36 gradi. Le province di Agrigento e Trapani sono in preallerta per il rischio incendi, con pericolosità media, mentre Caltanissetta, Catania, Enna, Messina, Palermo, Ragusa e Siracusa sono classificate ad alta pericolosità, con stato di allerta.

Le condizioni climatiche, caratterizzate da umidità elevata e forte irraggiamento solare, rendono il caldo particolarmente insidioso. Le temperature, ben al di sopra della norma stagionale, sono accompagnate da un aumento del rischio di incendi, con la Protezione Civile che invita la popolazione a prestare massima attenzione.

I rischi del caldo per la salute

Il caldo record rappresenta una minaccia concreta per la salute umana, soprattutto per le categorie più fragili come anziani, bambini e persone con patologie preesistenti. “Il caldo eccessivo determina problemi sanitari in quanto può alterare il sistema di regolazione della temperatura corporea,” spiega Alessandro Miani, presidente della SIMA. “Il corpo umano si raffredda attraverso la sudorazione, ma in determinate condizioni ambientali questo non è sufficiente: una umidità eccessiva impedisce al sudore di evaporare.”

Questa condizione può portare a una serie di disturbi, che variano da lievi a gravi:

  • Insolazione: provoca eritemi o ustioni, spesso accompagnati da sintomi simili al colpo di calore.
  • Crampi: dolori muscolari causati dalla perdita di sodio dovuta alla sudorazione.
  • Edema: ritenzione di liquidi negli arti inferiori, dovuta a una vasodilatazione prolungata.
  • Congestione: scatenata dall’assunzione di bevande ghiacciate in un organismo surriscaldato, con sintomi come sudorazione e dolore toracico.
  • Disidratazione: caratterizzata da sete intensa, debolezza, vertigini, palpitazioni e abbassamento della pressione arteriosa.
  • Colpo di calore: il più grave, con sintomi che includono malessere generale, mal di testa, nausea, vomito, vertigini, stati d’ansia e confusione mentale.

Questi rischi sono amplificati per chi soffre di patologie croniche, rendendo necessaria un’attenzione particolare alla prevenzione.

La guida della SIMA per proteggersi

Per affrontare l’ondata di caldo, la Società Italiana di Medicina Ambientale ha diffuso una guida pratica con consigli utili per ridurre i rischi. Ecco le principali raccomandazioni:

  • Limitare l’esposizione al sole: evitare di uscire nelle ore più calde e preferire le prime ore del mattino o la sera.
  • Ventilazione domestica: assicurare un ricambio d’aria in casa, aprendo le finestre durante la sera e la notte, e utilizzare tende o persiane per schermare le finestre esposte al sole.
  • Idratazione costante: bere almeno 1,5-3 litri di acqua al giorno, evitando alcolici e privilegiando cibi ricchi di acqua, come frutta e verdura.
  • Abbigliamento adeguato: indossare abiti leggeri in fibre naturali (come lino o cotone), preferibilmente di colore chiaro, e proteggere la pelle con creme solari ad alto fattore di protezione e gli occhi con occhiali da sole.
  • Igiene personale: fare docce o bagni frequenti con acqua tiepida per rinfrescare il corpo.
  • Evitare attività fisica intensa: sospendere lo sport all’aperto durante le ore più calde.

Questi accorgimenti, semplici ma efficaci, possono fare la differenza nel proteggere la salute durante le giornate più afose.

Il sistema nazionale di prevenzione

Il Ministero della Salute ha attivato anche per l’estate 2025 il Sistema nazionale di previsione e prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, operativo dal 26 maggio al 20 settembre. Questo sistema, attivo in 27 città italiane, tra cui Catania, Messina e Palermo, monitora quotidianamente le condizioni meteo-climatiche a rischio, con bollettini pubblicati dal lunedì al venerdì. I bollettini, elaborati dal Dipartimento di Epidemiologia SSR Regione Lazio, forniscono previsioni a 24, 48 e 72 ore, aiutando cittadini e operatori sanitari a prepararsi alle ondate di calore.

In Sicilia, le nove ASP (Aziende Sanitarie Provinciali) hanno predisposto piani di comunicazione mirati, con la diffusione di materiale informativo come depliant e volantini, disponibili anche sui siti istituzionali. Questi strumenti si rivolgono soprattutto alle categorie più vulnerabili, offrendo indicazioni su come riconoscere i sintomi del colpo di calore e adottare misure preventive.

Impatti ambientali e prospettive

Il caldo estremo non è solo una minaccia per la salute, ma anche per l’ambiente. L’aumento delle temperature contribuisce al rischio di incendi, come evidenziato dall’allerta alta in gran parte della Sicilia. Inoltre, il fenomeno si inserisce in un contesto di cambiamenti climatici che rendono la regione particolarmente vulnerabile. Secondo studi precedenti, la Sicilia è a rischio di desertificazione a causa della sua posizione geografica e dell’intensificazione dei fenomeni meteorologici estremi.

Le autorità locali, in collaborazione con l’ARPA Sicilia, stanno intensificando gli sforzi per monitorare l’impatto ambientale del caldo e promuovere iniziative di sensibilizzazione. La sinergia tra enti sanitari e ambientali è fondamentale per affrontare le sfide poste dalle ondate di calore e dai loro effetti a lungo termine.

Come restare informati e sicuri

Per rimanere aggiornati sulle condizioni climatiche e sui rischi per la salute, il Ministero della Salute mette a disposizione l’app “Caldo e Salute”, che offre una sintesi grafica dei livelli di rischio e raccomandazioni personalizzate. Inoltre, il numero di pubblica utilità 1500 fornisce indicazioni su come proteggersi e sui servizi socio-sanitari disponibili in Sicilia e nel resto d’Italia.

La Protezione Civile regionale invita i cittadini a seguire con attenzione gli aggiornamenti e a segnalare eventuali emergenze. Con temperature che potrebbero raggiungere i 45 gradi in alcune aree dell’isola, la prudenza è d’obbligo.