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La gestione del ciclo integrato dei rifiuti in Sicilia mostra segnali di netto miglioramento. Secondo il Dossier Comuni Ricicloni Sicilia 2024, presentato ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo nell’ambito della sesta edizione di “Sicilia Munnizza Free“, organizzato da Legambiente Sicilia, sono ben 303 i Comuni che, alla fine del 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata, rappresentando quasi l’80% dei Comuni siciliani.

Crescita dei Comuni “Rifiuti Free”

Un dato particolarmente significativo è l’aumento del numero di Comuni Rifiuti Free, passati da 33 nel 2020 a 98 nel 2023. Questi centri vantano una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore ai 75 kg pro capite, contribuendo alla sostenibilità ambientale e alla riduzione dei costi per i cittadini.

Le eccellenze siciliane nella raccolta differenziata

Al vertice della classifica dei Comuni Ricicloni troviamo Santa Cristina Gela, con soli 16,6 kg di rifiuti indifferenziati per abitante e un tasso di raccolta differenziata del 90,5%, e Mirto, che detiene la migliore percentuale con il 93,8%. Complessivamente, la raccolta differenziata in Sicilia ha raggiunto il 55,7%, secondo i dati del Dipartimento Regionale Rifiuti.

Le città con le migliori performance ambientali

Il dossier ha evidenziato i Comuni che hanno saputo ridurre al minimo la produzione di rifiuti indifferenziati. Santa Cristina Gela si è distinta tra i Comuni con meno di 5.000 abitanti, con soli 16 kg per abitante; San Giuseppe Jato tra quelli con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti, con 17,4 kg per abitante; infine, Mazara del Vallo tra i Comuni con oltre 15.000 abitanti, con 49,8 kg per abitante.

Le criticità nelle grandi città

Nonostante i progressi, nessun Comune capoluogo di provincia è ancora entrato nel novero dei Comuni Rifiuti Free. Tuttavia, Ragusa si conferma il più virtuoso con il 70,8% di raccolta differenziata, mentre Palermo e Catania rimangono fanalini di coda con rispettivamente il 16,5% e il 36%, contribuendo in maniera significativa alla crisi delle discariche.

Le dichiarazioni di Legambiente Sicilia

Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, ha sottolineato che “l’incremento costante del numero di Comuni Ricicloni e Rifiuti Free è la dimostrazione che la Sicilia può liberarsi dai rifiuti.” Tuttavia, ha messo in guardia contro le proposte di realizzazione di inceneritori, ritenuti costosi e inefficaci rispetto agli obiettivi di economia circolare.

Le sfide future della gestione dei rifiuti

Castronovo ha ribadito l’importanza di investire in impianti per l’economia circolare, come quelli di biodigestione anaerobica, il trattamento dei RAEE, del legno, dei tessili e dei prodotti assorbenti. Attualmente, la mancanza di investimenti rischia di rallentare ulteriormente il processo, aggravato dai ritardi burocratici.

San Giuseppe Jato: esempio di eccellenza

Per il terzo anno consecutivo, San Giuseppe Jato si è confermato tra i Comuni più virtuosi, con una quota di raccolta differenziata salita al 93,3%, superando il già notevole risultato dello scorso anno. Il sindaco Giuseppe Siviglia, durante la premiazione, ha ringraziato i cittadini per l’impegno, sottolineando che “diffondere questa cultura è essenziale per un futuro sostenibile.”

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