Il percorso pittorico proposto dal La Barbera è certamente storico ma va anche inquadrato in un contesto di tematiche a carattere politico e religioso. Sono due i personaggi principali che emergono nella rappresentazione; il primo è Stenio, cittadino termitano vissuto nel I° secolo a.c. che, ingiustamente accusato da Gaio Licinio Verre allora governatore della Sicilia, venne con successo difeso davanti al senato romano dal grande Cicerone. L’altro è Tisia di Imera ovvero Stesicoro cioè ordinatore di cori. Stesicoro, le cui vere origini sono incerte, viene comunque unanimemente considerato, e lo si intuisce anche dal nome, cittadino imerese; qui egli infatti visse e compose la maggior parte delle sue pregevoli opere. E lo sguardo di un visitatore attento soffermandosi sulla sua immagine non può qui non notare un aspetto singolare se non addirittura curioso. Stesicoro infatti, vissuto tra il 600 ed il 500 a.c. viene raffigurato dal La Barbera nell’atto di suonare un (contrabasso viste le dimensioni?) o violoncello; comunque un simil strumento da gamba che, certamente coevo dell’autore del dipinto era invece ben lontano dall’esistere nel periodo storico in cui visse Stesicoro che, ad ogni buon conto, documenti dell’epoca ci descrivono comunque come solito accompagnarsi con la cetra, strumento che certamente ben altra forma aveva. – Curiosità a parte la Cammara Picta di Termini Imerese è un piccolo tesoro che val la pena conoscere e che fa parte di quell’immenso patrimonio artistico spesso “nascosto” della nostra Sicilia.
Nando Cimino