Il saggio storico ricostruisce le vicende della famiglia Bonajuto che da Siracusa si trasferì a Modica verso la fine del Settecento, avviando prima una sorbetteria e caffetteria (anni Trenta dell’Ottocento), poi una fabbrica di cioccolato artigianale con un’ampia produzione dolciaria. Dall’industria della “neve” utilizzata per sorbetti e gelati alla lavorazione del cacao sull’arcaico metate, dai caffè della Bella èpoque fino ai nostri giorni, si snoda un viaggio inedito e affascinante alla scoperta di mestieri scomparsi, tradizioni artigianali e tesori gastronomici “sepolti” in un territorio – la Contea di Modica – che fu un’enclave spagnola in terra di Sicilia.
I motivi di interesse del libro vanno rintracciati in primo luogo nella storia ultracentenaria dell’azienda (ciò che offre un contributo di ottimismo in tempi di crisi), ma anche nel fatto che si parla di un prodotto – il cioccolato artigianale di Modica – considerato una curiosità dolciaria unica al mondo, protagonista di recente di uno straordinario successo gastronomico e commerciale. Grazie a questo prodotto, infatti, a Modica è nato un distretto del cioccolato che è diventato un importante volano di sviluppo per l'economia locale e per il turismo culturale e gastronomico. Il saggio storico, inoltre, è una lente di ingrandimento per leggere l'evoluzione delle mode e dei consumi, la mobilità sociale, gli antichi mestieri, la sapienza tecnica e la vita culturale e intellettuale di un territorio.
L'autore, Giovanni Criscione (Ragusa, 1972) è giornalista e dottore di ricerca in Storia contemporanea. Collabora con la cattedra di Storia contemporanea della Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania, sede di Ragusa.