CAUSE: In una persona sana, la tachicardia compare di solito sotto sforzo, quando il cuore viene stimolato a contrarsi più rapidamente per accrescere l’afflusso di sangue ai muscoli, necessitando esso stesso di una maggiore quantità di sangue, ossigeno, energia e altri nutrienti rispetto ad un muscolo sottoposto ad uno sforzo inferiore. Qualsiasi farmaco, condizione o malattia in grado di interferire con la normale attività elettrica del cuore può essere responsabile di tachicardia: tabagismo, alcolismo, eccessivo consumo di caffè o altri alimenti nervini, abuso di droghe ricreazionali (cocaina o amfetamine), alterazioni elettrolitiche, eccessivo stress o ansietà, ipertiroidismo, tireotossicosi, ipertensione, febbre, anemia, malformazioni congenite del cuore o suo danneggiamento da parte di particolari malattie (es. un progressivo infarto cardiaco, miocardiopatia, scompenso cardiaco).
DIAGNOSI: Il medico può diagnosticare la tachicardia in base alle risposte alle domande su sintomi, ad un esame fisico e alle prove del cuore. I test più comuni sono: elettrocardiogramma (ECG), uno strumento che utilizza sensori di piccole dimensioni (elettrodi) attaccati al petto e alle braccia per registrare i segnali elettrici mentre viaggiano verso il cuore. In questo modo il medico può stabilire il tipo di tachicardia e le anomalie cardiache che contribuiscono ad una frequenza cardiaca veloce. Possono anche essere utilizzati apparecchi portatili ECG a casa, che comprendono: Holter, un dispositivo portatile ECG che viene portato in tasca o indossato su una cintura o tracolla per registrare l’attività del cuore per un intero periodo di 24 ore; Event recorder, un dispositivo portatile ECG ha lo scopo di monitorare l’ attività cardiaca nell’arco di poche settimane ad alcuni mesi. Il medico può raccomandare un test elettrofisiologico per confermare la diagnosi o per individuare la posizione dei problemi nel circuito nervoso del cuore, infilando dei tubi flessibili (cateteri) con elettrodi attraverso i vasi sanguigni di vari punti del cuore che, una volta sul posto, mappano con precisione la diffusione degli impulsi elettrici nel corso di ogni battuta e identificano anomalie nel circuito. Infine, la Prova del tavolo inclinato; un test che aiuta il medico a capire meglio come la tachicardia contribuisca a causare gli svenimenti. Sotto attento monitoraggio, al paziente verrà somministrato un farmaco che provoca un episodio di tachicardia. Egli sarà posizionato su un tavolo speciale, inclinato, quasi in posizione verticale e il medico osserverà come il cuore e il sistema nervoso risponderanno a questi cambiamenti di posizione.
PREVENZIONE: Per prevenire la tachicardia occorre: vivere una vita sana, facendo un esercizio fisico regolare e mangiando alimenti poveri di grassi e ricchi di frutta, verdura e cereali integrali; mantenere un peso sano; tenere la pressione sanguigna e i livelli di colesterolo sotto controllo; smettere di fumare; bere con moderazione alcolici, non usare droghe ricreative, utilizzare con cautela farmaci senza prescrizione (es. farmaci per tosse contengono sostanze stimolanti che possono innescare un rapido battito cardiaco, per cui occorre rivolgersi al medico, chiedendogli quali farmaci devono essere evitati), limitare la caffeina, controllare lo stress imparando tecniche per gestirlo in modo sano, fare regolarmente esami fisici, segnalando eventuali sintomi al medico; monitorare e curare le malattie cardiache già esistenti.
Caterina lenti
MeteoWeb