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      Non è certo un argomento di cui si parla volentieri; ma conoscerne taluni aspetti, torna sicuramente utile per aiutarci a ricostruire pezzi di storia della nostra terra di Sicilia, che ai più sono spesso sconosciuti.  I terremoti sono un fenomeno con il quale noi siciliani siamo purtroppo abituati a convivere; ne ricordiamo in particolare due, ovvero quello cosiddetto di Messina del 1908 e, l’altrettanto disastroso e più vicino ai nostri tempi, che nel 1968 colpì la valle del Belice. Ma la Sicilia, e forse questo in tanti non lo sanno, ha anche il poco invidiabile primato di avere subito quello che è ancora oggi considerato come il terremoto più forte che si sia mai verificato in Italia. Accadde nel Vallo di Noto (area sud-est) nel gennaio del 1693 e la magnitudo fu pari a 7,4 ovvero all’11° grado della cosiddetta Scala Mercalli. Raccontano gli storici che l’evento sismico provocò la totale distruzione di ben 45 centri abitati ed un numero di vittime, mai accertato con precisione,  che pare raggiunse le 60.000 unità; insomma una ecatombe. Per darvi idea di cosa successe veramente, riporto quanto scritto da Antonio  Mongitore nel suo libro del 1743 dal titolo Istoria cronologica de' terremoti di Sicilia” :

  . . .” L'orribilissimo terremoto dell'anno 1693 è stato, senza alcun dubbio, il maggiore il più pernicioso che tra tanti avesse danneggiato la Sicilia, e sarà sempre l'infaustissima sua memoria luttuosa negli annali dell'isola, tanto per la sua durazione, quanto per la rovina portata dappertutto. Il giorno di venerdì 9 gennaio nell'ora quarta e mezza della notte tutta la Sicilia tremò dibattuta dalla terribile terremoto. Nel Val di Noto e nel Val Demone fu più gagliardo: nel Val di Mazara più dimesso[…]. Ma la domenica 11 dello stesso mese, circa l'ore 21, fu sconquassata tutta la Sicilia con violentissimo terremoto, con la strage e danno non accaduti maggiori ne' secoli scorsi.”