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Palermo è sotto shock per un incidente stradale in cui hanno perso la vita madre e figlia. La drammatica vicenda è avvenuta nel quartiere Brancaccio, in via Fichidindia: Annamaria La Mantia e Angela Merenda, di 63 e 43 anni, sono state travolte da un'auto che non si è fermata a prestare soccorso. L'automobilista è stato rintracciato poco dopo: ha confessato, giustificandosi dicendo di essere scappato per paura e perché la sua patente è scaduta.

Le vittime erano appena uscite dalla chiesa evangelica e stavano attraversando, quando è sopraggiunta l'auto, che le ha travolte, scaraventandole sull'asfalto. Gli altri parrocchiani, che fino a poco tempo prima erano con loro, hanno lanciato l'allarme: i testimoni hanno riferito di aver assistito a una scena straziante. Quando il 118 è giunto sul posto, purtroppo, per la 63enne non c'era più nulla da fare. La figlia è stata trasportata all'ospedale Civico, ma il suo cuore ha smesso di battere poco dopo.

Uno dei familiari delle vittime ha inseguito l'auto che le aveva travolte, annotando il numero di targa. Così sono partite le ricerche e le forze dell'ordine hanno trovato l'auto, con gli evidenti segni dello scontro. L'automobilista è stato condotto in caserma: "L'uomo – dicono i carabinieri – ha confessato di essere l’investitore e di essersi allontanato perché spaventato avendo anche la patente scaduta".