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La Sicilia potrebbe essere terra di radicalizzazione dell’estremismo islamico diventando una sorta di crocevia per il reclutamento di terroristi. È l'idea che frulla nella testa dei magistrati, che stanno lavorando su questo filone. La prima ipotesi, spiega oggi "BlogSicilia", è la radicalizzazione nelle carceri, perseguita dalla procura di Catania e denunciata dal procuratore Zuccaro durante la sua audizione in Commissione parlamentare sul fenomeno della migrazione. Ci sono episodi che confermano questa ipotesi: Anis Amri, responsabile della strage di Berlino, era stato detenuto nelle carceri di Palermo, Catania e Agrigento.

Adesso la Procura di Caltanissetta ipotizza che non solo le carceri siano luoghi di radicalizzazione e di reclutamento. Secondo il procuratore generale di Caltanissetta Sergio Lari, degli episodi sono stati riscontrati nei Cie, centri di identificazione ed espulsione delle province di Caltanissetta e di Enna. Seguendo le tracce telematiche, la polizia postale sarebbe risalita anche ai contatti instaurati direttamente con le cellule terroristiche in Medio Oriente. Finora è scattato un solo arresto nei confronti di un pakistano avvicinatosi al terrorismo sunnita, ma l’inchiesta riguarda numerosi altri soggetti.