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Con un investimento vicino ai 120 milioni di euro, la Sicilia vara la prima nave pubblica Ro-Pax di proprietà regionale. Il “Costanza I di Sicilia” sarà operativo dal 2026 per collegare le isole Pelagie e Pantelleria.

Una nuova rotta per la Sicilia: tecnologia, ambiente e lavoro

È stato varato a Palermo il “Costanza I di Sicilia”, il nuovo traghetto Ro-Pax che segna un traguardo storico per la Regione siciliana. Sarà infatti la prima amministrazione regionale in Italia a possedere e gestire direttamente una nave di questo tipo.

Con i suoi circa 140 metri di lunghezza, una stazza lorda di 14.500 tonnellate e una velocità massima di 19 nodi, il nuovo traghetto potrà trasportare fino a 1.000 persone, 195 automobili e 40 camion. Un’infrastruttura pensata per rispondere alla crescente esigenza di mobilità tra la Sicilia e le isole di Lampedusa, Linosa e Pantelleria, garantendo continuità territoriale e servizi più moderni ai cittadini e ai turisti.

Una nave “green” per un futuro più pulito

Uno degli aspetti più innovativi del “Costanza I di Sicilia” è senza dubbio il suo cuore tecnologico sostenibile. Il traghetto è infatti dotato di motore dual fuel, alimentato sia a diesel che a gas naturale liquefatto (GNL), attualmente il combustibile marino più pulito disponibile su larga scala. Questo permetterà di abbattere in modo significativo le emissioni di ossido di azoto e di zolfo, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.

Inoltre, a bordo sarà installato un impianto fotovoltaico con sistema di accumulo in batterie, capace di mantenere l’autonomia della nave durante la sosta in porto per fino a quattro ore a emissioni zero.

“Un progetto politico e umano”

Durante la cerimonia di varo, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani ha sottolineato il valore simbolico e strategico dell’opera:

“Questi cantieri sono il nostro orgoglio. Ringrazio l’amministratore delegato di Fincantieri per l’attenzione riservata a Palermo. Il nostro obiettivo è fare della Sicilia una terra di eccellenza e attrattività non solo turistica”.

Ma il presidente è andato oltre, indicando il varo come parte di una visione più ampia:

“La Sicilia riafferma la propria centralità nel Mediterraneo e la capacità di guardare al futuro con visione, competenza e responsabilità. Il ‘Costanza I di Sicilia’ non è soltanto un’infrastruttura marittima, ma il simbolo di un progetto politico e umano fondato sull’equità territoriale, sulla dignità della mobilità e sulla sostenibilità ambientale”.

Un’eccellenza made in Palermo

Il “Costanza I di Sicilia” è stato costruito interamente nel cantiere navale Fincantieri di Palermo, un sito che occupa un ruolo centrale nella filiera industriale nazionale. A confermarlo è l’amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero:

“La costruzione di questa nave non è solo un ritorno alla produzione, ma un investimento nel futuro, nelle competenze e nella manifattura italiana, in un settore dove le persone rappresentano la risorsa più pregiata”.

Secondo Folgiero, il cantiere di Palermo diventerà un nodo strategico all’interno del piano industriale che Fincantieri presenterà entro la fine dell’anno.

Anche l’azienda stessa ha ribadito il valore di questa realtà produttiva:

“Il cantiere di Palermo riveste un ruolo strategico all’interno del nostro network produttivo. Con oltre 500 risorse dirette e un indotto che supera i 2.500 occupati nella regione, contribuisce alla realizzazione di parti di navi per il comparto crocieristico e svolge un ruolo primario nell’ammodernamento di navi da crociera”.

Un’opportunità anche per le imprese locali

Il presidente Schifani ha voluto evidenziare un altro aspetto fondamentale del progetto: la ricaduta economica locale.

“Sono felice anche perché molte imprese che hanno lavorato per la realizzazione della nave sono siciliane”.

Un segnale concreto di come la cantieristica possa diventare un volano di sviluppo per l’economia regionale, in un contesto che punta sempre più alla valorizzazione delle competenze locali.

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