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A Palermo si trova il primo giardino pubblico d’Italia: Villa Giulia, un luogo che intreccia storia, arte e natura. Realizzata nel 1777, rappresenta un modello di bellezza urbana che ancora oggi racconta l’identità della città e il legame dei palermitani con i loro spazi verdi.

Un primato tutto siciliano

Pochi lo sanno, ma il primo giardino pubblico d’Italia si trova in Sicilia. Si tratta di Villa Giulia, inaugurata nel 1777 a Palermo e intitolata alla viceregina Giulia D’Avalos, moglie del viceré Marcantonio Colonna di Stigliano.

La sua storia è affascinante: l’area prescelta, nel quartiere della Kalsa, era in origine utilizzata dai pescatori per stendere le reti ad asciugare e, in seguito, divenne luogo di esecuzioni capitali. La decisione di trasformarla in un giardino segnò una svolta nella vita urbana della città.

Un giardino all’italiana tra geometrie e simboli

Il progetto fu affidato a Nicolò Palma, che concepì l’impianto secondo lo schema tipico del giardino all’italiana, con viali simmetrici che si intersecano creando forme geometriche perfette.
Al centro si apre una piazza circolare, cuore scenografico dell’intera villa, da cui si diramano percorsi che conducono a quattro esedre semicircolari agli angoli del parco. Questo gioco di proporzioni e prospettive rispecchia lo spirito illuminista dell’epoca, attento all’armonia tra natura e razionalità.

Fontane, sculture e simboli della città

Passeggiando tra i viali, lo sguardo si posa su dettagli monumentali. L’ingresso monumentale, realizzato nel 1855, guarda verso il mare ed è ornato dall’aquila, simbolo di Palermo. All’interno spiccano le opere di Ignazio Marabitti, tra cui le statue dell’Abbondanza e della Gloria e la celebre fontana del Genio di Palermo.

Il Genio, rappresentato come un vecchio coronato, è una delle figure identitarie della città. Intorno a lui compaiono allegorie della Sicilia e della Conca d’Oro, a sottolineare il forte legame tra il mito e il territorio. Non meno suggestiva è la fontana con l’Atlante, datata 1780, con il dodecaedro in marmo che fungeva da orologio solare progettato dal matematico Lorenzo Feredici.

Visite e accessibilità

Oggi Villa Giulia continua a essere un luogo di incontro e contemplazione. L’ingresso è gratuito, con apertura quotidiana generalmente dalle 7 alle 20 (vi consigliamo comunque di controllare gli orari in anticipo).

Per chi desidera approfondirne la storia, sono disponibili visite guidate su prenotazione, un’occasione unica per scoprire i segreti di un giardino che ha fatto scuola in tutta Italia.

Gli altri giardini storici di Palermo

Villa Giulia non è un caso isolato: Palermo custodisce un patrimonio verde straordinario. Accanto alla villa si trova il celebre Orto Botanico, fondato nel 1789 e oggi considerato uno dei più importanti d’Europa. Non meno suggestivo è il Giardino Inglese, progettato dall’architetto Basile in stile romantico, o il Giardino Garibaldi, con i suoi monumentali ficus.

Villa Giulia dall’alto

Tra i luoghi da non perdere ci sono anche Villa Trabia, immersa in un grande parco nel cuore della città, e il vasto Parco della Favorita, voluto da Ferdinando III di Borbone come riserva di caccia.

Un’eredità viva
Villa Giulia non è solo un giardino, ma un simbolo. È il luogo che racconta il rapporto tra Palermo e i suoi cittadini, tra natura e arte, tra memoria e futuro. Visitare questo spazio significa fare un viaggio nel tempo, scoprendo come la Sicilia sia stata capace di trasformare un luogo di dolore in uno spazio di bellezza e condivisione. Foto di Mauro Reem-Itchy.

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