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"Ma si saprà in paese che venivo picchiata e che ho ucciso mio marito?". La finta rapina inscenata per "giustificare" l'omicidio del marito assume contorni sempre più inquietanti. Enza Ingrassia, 64 anni, dopo ore e ore di interrogario ha confessato: "L'ho ucciso io. E l’ho ucciso perché da quarant’anni subivo violenze di ogni genere", riporta LiveSicilia. Contorni inquietanti, dicevamo, perché quelle violenze molto probabilmente erano anche di natura sessuale.

La donna – si legge – ha finito con l'assassinare suo marito con lo stesso cicco di legno col quale era stata percossa poco prima. E l’ha ammazzato durante il sonno. Poco prima avevano visto insieme un film in tv nel quale una donna uccideva con un frammento di vetro il compagno.

Ma non è tutto, gli scenari si allargano: nei pressi dell'abitazione della coppia sono state rinvenute delle armi clandestine, un fucile e una calibro 92. "Non è una tipologia di armi che si trova così comunemente: anzi, sono di una certa importanza", fanno notare gli inquirenti. E ancora: nel perimetro del fondo di Contrada del Crocefisso dove si trova la villetta sono stati rinvenuti anche dei filari di droga. A completare l’opera, nella mansarda, tutto il materiale per la relativa essiccazione. Cosa c'è sotto?