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faveLa fava di Leonforte, come suggerisce il nome stesso, è un legume tipico del territorio di Leonforte in provincia di Enna. Si tratta di una produzione tipica siciliana e come tale è stata ufficialmente inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf).

La fava di Leonforte è una fava gigante, dall'elevato contenuto proteico. Quest'ultimo è talmente alto che tali fave sono state considerate per lungo tempo la “carne dei poveri” (proprio come la pasta con i fagioli).

Insomma la fava larga di Leonforte è un’autentica “ghiottoneria” siciliana da diversi secoli.

La semina viene fatta dopo la seconda settimana di novembre e quando la piantina germoglia bisogna zapparle attentamente attorno per evitare che le erbacce la possano in qualche modo soffocare nella crescita. E' un lavoro duro e certosino che evita ai produttori di dover usare i diserbanti.


La raccolta inizia tra marzo ed aprile con le favi verdi dette “favaiane”, ottimo condimento per la pasta o come secondo piatto.

Ai primi di giugno, invece, le fave vengono essiccate per una 15ina di giorni per poi essere trebbiate.

 

Non credo di sbagliare se scrivo che ancora oggi la fava di Leonforte viene coltivata secondo tecniche che risalgono agli egizi ed ai romani. Si tratta di un lavoro duro e svolto in piena armonia con l'ambiente. Proprio quello che dovremmo tornare a fare (nei limiti della fatica accettabile).
Motivo in più per preferirla ad altri prodotti commerciali che nascondono tante di quelle insidie da mettere a rischio la nostra salute.

Un altro motivo per mangiare la fava di Leonforte lo si ritrova in cucina: cucinarla è molto semplice ed il sapore che regala al nostro palato è molto saporito.

 

Autore | Viola Dante;