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Dalle trattorie storiche alle Stelle Michelin, la stampa estera celebra la rinascita gastronomica dell’isola, selezionando gli 11 migliori ristoranti della Sicilia. In particolare, sono stati gli inglesi del Telegraph a dedicare un ampio reportage alle proposte eccellenti, sottolineando come l’isola stia vivendo una vera e propria rivoluzione del gusto.

Non più solo terra di cuochi “da esportazione”, oggi la Sicilia si afferma come laboratorio culinario di eccellenza, dove tradizione e innovazione si incontrano in piatti che celebrano la straordinaria ricchezza delle materie prime locali.

Nuova era della ristorazione siciliana

La varietà dell’offerta oggi abbraccia tutte le declinazioni della cucina isolana: dai wine bar con panini gourmet alle trattorie d’autore, fino ai templi stellati dove la sperimentazione incontra le radici popolari. The Telegraph ha selezionato 11 ristoranti imperdibili, raccontando una Sicilia che sorprende e incanta anche i palati più esigenti.

A’ Putìa – Panini e Vini, Palermo

Un wine bar che reinterpreta la tradizionale putìa siciliana in chiave contemporanea. Da provare i panini d’autore – tra cui quello con tonno, mozzarella, menta, paté di olive e nocciole – accompagnati da vini locali d’annata o dolci Moscati di Pantelleria. Il tutto in una cornice raccolta, lontano dal caos turistico.

Casa del Brodo dal Dottore, Palermo

Nel cuore di via Vittorio Emanuele, questa storica trattoria è gestita dalla stessa famiglia da oltre un secolo. Oggi è un punto di riferimento per chi cerca l’autenticità della cucina siciliana: dai bucatini con le sarde ai bolliti in salsa verde con zafferano, fino ai menu degustazione a due portate.

Dai Pennisi, Linguaglossa

Un’insegna che dice tutto: macelleria con cucina. La famiglia Pennisi trasforma carni locali in piatti raffinati in un ambiente ristrutturato con gusto. Da non perdere la cassata alla ricotta e l’eccellente carta dei vini. Un perfetto connubio tra tradizione carnivora e creatività.

Tischi Toschi, Taormina

Nel cuore della città più turistica della Sicilia, Tischi Toschi rappresenta l’autenticità che resiste. Il patron Luca Casablanca prepara con cura piatti come la caponata e la pasta con le sarde. Atmosfera retrò e ingredienti freschi di mercato per un’esperienza che sa di casa.

Cave Ox, Solicchiata (Etna Nord)

Una pizzeria dall’anima rustica ma dal cuore enologico. Oltre a pizze con farine a lenta lievitazione, offre una selezione vini che include etichette prestigiose. In stagione, la pasta ai porcini è una garanzia. D’estate, la terrazza con vista sull’Etna è un valore aggiunto.

Hostaria del Vicolo, Sciacca

Un ristorante elegante e familiare, guidato da Nicola Bentivegna. Ingredienti locali rielaborati con maestria in piatti come la zuppa di sarde o gli spaghetti con pesto di capperi, pomodori secchi e gamberi. Pesce freschissimo, carta dei vini dominata da etichette siciliane e menu degustazione da 65 e 75 euro.

La Madia, Licata

Due stelle Michelin per lo chef Pino Cuttaia, che propone una cucina radicata nella tradizione contadina. Piatti come l’arancino in salsa di triglie rappresentano l’essenza del suo stile. I dessert sono vere e proprie opere d’arte. Una tappa imprescindibile per chi cerca l’alta cucina siciliana.

Radice – L’Osteria di Accursio, Modica

Dopo la chiusura dell’Accursio Ristorante, tutta l’attenzione si concentra sulla sua osteria: stessa ricerca sulle tradizioni, stessi ingredienti di qualità, ma in un ambiente più rilassato. Disponibile un menu degustazione da quattro portate a 45 euro. Una cucina che guarda avanti senza dimenticare il passato.

Al Fogher, Piazza Armerina

Accanto alla celebre Villa del Casale, questo ristorante propone una cucina creativa di mare e di terra, con piatti come la pasta al nero di seppia con carpaccio di gamberi. Un menu degustazione da 75 euro, ambienti curati e una terrazza con giardino completano l’offerta.

Duomo, Ragusa

Lo chef Ciccio Sultano trasforma la cucina barocca in arte commestibile. In un palazzo del XVIII secolo, si servono piatti come gnocchi alla carbonara di seppie o petto di piccione con topinambur. Il menu degustazione da 198 euro è un’esperienza sensoriale da ricordare.

Ristorante Boomerang, Selinunte

Un luogo senza fronzoli dove si mangia ciò che il mare ha donato al mattino. Triglie, sardine, calamari freschi e un finale dolce con cannolo e frutta. Prezzo fisso: 30 euro. Un’esperienza autentica a due passi dalla spiaggia del Parco della Foce del Belice.

La selezione del Telegraph

Ogni ristorante è stato personalmente testato dagli esperti del quotidiano britannico, che valutano cibo, servizio, atmosfera e rapporto qualità-prezzo. L’elenco è aggiornato costantemente per riflettere le novità del panorama gastronomico isolano. A firmare la selezione sono Anne Hanley e Lee Marshall, residenti in Italia da quarant’anni, profondi conoscitori della Sicilia, della sua cultura e – naturalmente – della sua cucina.

Foto FB Dai Pennisi.

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