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Dalle eccellenze storiche ai nuovi talenti, la guida Pasticceri e Pasticcerie 2026 del Gambero Rosso racconta un territorio in cui tradizione, ricerca e creatività convivono ogni giorno.

In Sicilia, la pasticceria è cultura, tecnica e identità

La nuova edizione della guida Pasticceri e Pasticcerie 2026 del Gambero Rosso fotografa un’Italia della dolcezza fatta di oltre 650 indirizzi, con grandi maestri, famiglie storiche e nuovi professionisti che portano idee fresche e tecniche evolute. Un panorama complesso, dinamico, che valorizza territorio, biodiversità e innovazione.

Questa nuova edizione della guida mette in luce contaminazioni, tecniche contemporanee e un ritorno alla valorizzazione delle produzioni agricole locali.

In Italia ogni regione custodisce un patrimonio di specialità tipiche, unite a tecniche internazionali che hanno rivoluzionato estetica e gusto. La guida racconta anche storie di giovani pasticceri che investono su micro-laboratori innovativi, spesso in provincia, in dialogo diretto con piccoli produttori.

Tra i riconoscimenti più significativi compaiono i premi dedicati alla Sostenibilità, alla Valorizzazione delle Produzioni Territoriali, al Pasticcere Emergente, alla Pasticceria Salata e al Miglior Packaging. Una panoramica che conferma quanto la pasticceria italiana sia un settore in costante trasformazione.

Le Tre Torte: il vertice dell’eccellenza

Il massimo punteggio, le Tre Torte, quest’anno raggiunge quota 34 insegne. Tra i nomi più importanti emergono Dalmasso, Biasetto, Besuschio, Maison Manilia e la Pasticceria Agricola Cilentana Pietro Macellaro, mentre fuori concorso svetta Iginio Massari con la sua Pasticceria Veneto.
Tre nuovi ingressi arricchiscono l’Olimpo: Pansa ad Amalfi, Palazzolo a Cinisi e Ditrizio a Cagliari. È proprio uno di questi nomi – Palazzolo – a portare un grande riconoscimento alla Sicilia.

Tre Torte Sicilia: l’isola delle pasticcerie più buone

Pasticceria Palazzolo – Cinisi (PA)

Un’icona della dolcezza isolana, che quest’anno entra per la prima volta nell’olimpo nazionale, grazie alla sua capacità di coniugare tradizione e innovazione. La famiglia Palazzolo unisce memoria dolciaria e innovazione consapevole, con un lavoro fondato su materie prime eccellenti e reinterpretazioni colte dei classici siciliani. Un punto fermo dell’artigianalità dell’isola.

Caffè Sicilia – Noto (SR)

Guidata da Corrado Assenza, è tempo una presenza fissa delle guide internazionali ed è molto più di una pasticceria: un laboratorio poetico che porta nel mondo l’identità della Sicilia e del Val di Noto. Mandorle, agrumi, miele, materie prime siciliane e grandi classici sono gli elementi che definiscono una visione diventata ormai un riferimento riconosciuto a livello globale.

Sciampagna – Palermo

Rappresenta una Palermo contemporanea, elegante e dinamica. Le sue creazioni combinano precisione tecnica, estetica e gusto, interpretando con maturità le tecniche moderne. Un’insegna matura nel linguaggio, che ha trovato un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione dell’isola.

Le tre pasticcerie siciliane selezionate dalle Guida raccontano un’isola che sa unire tradizione e innovazione, territorio e ricerca, cultura e sperimentazione. È un mosaico di talenti che conferma la Sicilia come una delle regioni più attive nel panorama dolciario nazionale.

Il migliore pastry chef di Sicilia

La guida ha anche assegnato i premi ai migliore pastry chef d’Italia, regione per regione. Per la Sicilia, il titolo va a Lorenzo Dani, del St George Restaurant by Heinz Beck del The Ashbee Hotel di Taormina (ME), una conferma della qualità sempre più alta della pasticceria da ristorazione nell’isola. Foto in evidenza: Depositphotos.com.

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