Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

"È il regalo di compleanno più bello della mia vita, anche il più incredibile, inatteso. Mia figlia di appena tre anni e mezzo mi ha salvato la vita: ha visto che ero per terra svenuto e senza pensarci un attimo, senza piangere, senza avere paura ha aperto la porta di casa, ha fatto una rampa di scale, è salite al piano di sopra e ha suonato a una nostra vicina. E, in modo 'serio e professionale' ha detto alla signora: 'Il mio papà si è fatto male e non sta bene, scendi un attimo con me che ti faccio vedere'. E così, grazie a lei, sono scattati i soccorsi". Sono le parole di Simone Paradiso, pisano di origine ma residente a Modena, nel descrivere il semplice gesto di sua figlia Lucrezia che gli ha salvato la vita.

"Anche oggi a scuola mia figlia non vedeva l’ora di raccontare cosa aveva fatto a i suoi compagni di asilo. Insomma, per lei è stato come un cartone animato che si era avverato, dove lei era la protagonista", ha raccontato l'uomo alla "Gazzetta di Modena". I fatti risalgono a pochi giorni fa. Sono le 11 del mattino di domenica. La moglie è al lavoro, l'uomo è da solo in casa con la bimba. Simone decide di svolgere un po' di faccende domestiche proprio nella stanzetta dove dorme beatamente la figlia. Apre un armadio e comincia a depositarvi della biancheria quando improvvisamente si stacca un grosso sportello collegato a delle mensole che arredano la parte superiore del letto; lo sportello centra in testa Simone che immediatamente crolla al suolo e perde i sensi.

L'uomo rivela altri particolari della vicenda: "Ho sentito una botta terribile dietro alla testa e alla nuca e poi mi si è spento tutto, ho perso i sensi. Ero svenuto, ero per terra sul pavimento della stanza. Mi sono ripreso solamente quando ero in ambulanza, perché il rumore forte delle sirene mi aveva come svegliato. Quello che so è perché me l’hanno raccontato. Mia figlia stessa, quando poi è venuta a trovarmi in ospedale, mi ha spiegato dicendomi con orgoglio 'vedi, devi ringraziare il tuo supereroe'. Mi hanno raccontato che mia figlia ha aperto la nostra porta di casa, che è pure pesante perché blindata, ed è andata al piano di sopra, facendo le scale per poi suonare alla vicina. La conosceva perché è la nostra padrona di casa. Non ha sbagliato porta, non piangeva, non gridava: ha semplicemente suonato e avvertito".

Il racconto della vicina è emozionante: "Sì, ho sentito suonare, ho aperto e mi sono vista davanti questo frugoletto biondo, questa piccolina che mi guardava dal basso in alto e che mi ha detto semplicemente: 'Il mio papà non sta bene, si è fatto male, vieni giù con me che ti faccio vedere'. Mi ha preso per mano e sono scesa, ho chiamato anche mio marito e appena siamo entrati nella loro casa ho visto Simone steso per terra svenuto e immobile. Abbiamo chiamato il 118 e ho avvisato la mamma, che era lavorare nel Reggiano e che sarebbe rientrata solo di sera".

E così, grazie a lei, sono scattati i soccorsi e l'uomo è stato portato in ospedale. In tutto ciò Lucrezia non era per niente impaurita, nonostante il via vai di medici e infermieri del 118, tra barelle e ambulanza. "Anzi – ha detto il papà – seguiva ed era come se partecipasse al soccorso. Anche in ospedale, quando mi ha visto con i tubi e le apparecchiature, non era per nulla intimorita".