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Sei anni di reclusione al termine del secondo grado di giudizio: questa la decisione della corte d'appello di Messina nei confronti del 39enne G.L.M., ritenuto colpevole del reato di abusi sessuali su minore. All'epoca dei fatti – era il 2009 – l'uomo era specializzando presso il Policlinico Gaetano Martino. Il giovane aveva accompagnato in ospedale la madre, che doveva sottoporsi a un esame.

Dopo un'attesa di circa dieci minuti, il medico aveva fatto accomodare la signora nella stanza, mentre il figlio era rimasto nella sala d'aspetto. Lo specializzando aveva iniziato allora a fare alcune avances sessuali al quindicenne, diventando sempre più insistente: il medico si era anche denudato per compiere atti di autoerotismo, invitando il ragazzo a fare lo stesso. La situazione non era degenerata perché l'esame della donna si ere nel frattempo concluso.

Con la scusa di fotocopiare la documentazione necessaria, però, lo specializzando era riuscito a rimanere di nuovo solo con il giovane, consumando in quella occasione gli abusi sessuali. Il quindicenne, in lacrime, era riuscito a divincolarsi e scappare, raccontando tutto alla madre. L'inchiesta ha portato all'incriminazione del medico.