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Emilio Fede è morto. Il giornalista siciliano, volto storico del TG4 e figura simbolo del giornalismo televisivo italiano, si è spento a 94 anni nella Residenza San Felice di Segrate, nel Milanese. La conferma è arrivata dalla figlia Sveva: “Papà ha lottato fino all’ultimo, come un leone. È stato un guerriero”.

Una notizia che colpisce in profondità anche la comunità siciliana, dentro e fuori l’isola. Perché Fede, al di là del personaggio televisivo discusso e divisivo, era anche un siciliano doc che non ha mai dimenticato le sue radici.

Una vita tra cronaca e piccolo schermo, con la Sicilia nel cuore

Classe 1931, Fede nasce a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, da una famiglia modesta: padre maresciallo dei Carabinieri, madre cantante d’opera. L’infanzia la trascorre anche a San Piero Patti, un piccolo paese dove frequenta la scuola dell’obbligo. Ed è lì, tra la gente semplice e fiera di Sicilia, che impara a comunicare senza fronzoli, a dire le cose come stanno, qualità che porterà sempre con sé.

Chi lo conosceva bene sa che, dietro il giornalista di successo, c’era un siciliano schietto, orgoglioso delle proprie origini. Ne parlava spesso, anche nei momenti più delicati della sua vita professionale. Non ha mai rinnegato l’isola, anzi: ne portava il tono, la tenacia e quell’inconfondibile miscela di passione e testardaggine.

Emilio Fede inizia la sua carriera alla carta stampata, ma trova la sua vera vocazione in televisione. Dopo gli anni alla Rai, dove diventa anche direttore del TG1, passa a Fininvest, dove nel 1992 prende in mano le redini del TG4, dove rimarrà fino al 2012. È lì che costruisce la sua identità pubblica: conduzioni fiume, dirette accese, uno stile personale che divideva ma non lasciava mai indifferenti.

Ha raccontato la cronaca italiana con il suo timbro inconfondibile. È stato protagonista di innumerevoli polemiche, processi mediatici e trasformazioni dell’informazione, ma non ha mai smesso di crederci. Fino all’ultimo, ha difeso la sua idea di giornalismo, tra verità, opinione e spettacolo.

La parabola di Emilio Fede subisce una brusca frenata nel 2011 con il caso Ruby: indagato e poi condannato per favoreggiamento della prostituzione, sconta la pena ai domiciliari. Nel 2020 viene arrestato a Napoli mentre festeggia il compleanno con la moglie, Diana de Feo, giornalista e senatrice, scomparsa nel 2021.

I guai giudiziari segnano anche il rapporto con Mediaset, che nel 2014 interrompe la collaborazione per nuove indagini a suo carico. Il ricorso da 8 milioni che presenta viene respinto.

Tra le ultime uscite pubbliche, il tentativo di partecipare ai funerali di Berlusconi nel 2023: in ritardo per problemi logistici, raggiunge la villa di Arcore e rilascia dichiarazioni commosse. Il legame con Berlusconi, per Fede, non si è mai spezzato.

Negli ultimi tempi le sue condizioni di salute erano peggiorate. Era ricoverato in una struttura sanitaria nel Milanese. Aveva 94 anni. Si è spento con accanto i suoi cari, in silenzio, lontano dai riflettori che lo hanno accompagnato per oltre mezzo secolo.