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Il tribunale di Milano ha condannato Emilio Fede a 3 anni e mezzo di reclusione per concorso in bancarotta con Lele Mora e al risarcimento di 1 milione e 100mila euro, che sarebbero stati sottratti dal finanziamento di Silvio Berlusconi per salvare la Lm Management dal crac.

L'ex direttore del Tg4 è stato intervistato a La Zanzara: «Fra pochi giorni faccio 86 anni – ha detto su Radio 24 – Col caz*o che vado in galera. Al massimo i servizi sociali. Ma non da Don Mazzi, nemmeno morto».

In merito al risarcimento, ha spiegato: «Ho fatto una crestina, lo ha detto lo stesso Mora. Ho preso 200 mila euro, soldi che lui mi doveva. Non ho preso nessun soldo, tranne una cifra minima. Posso mettere all'asta i mobili antichi, le mie giacche, i vestiti. Solo questo. Potrebbe andare bene, ma non sarà molto. Non ho nemmeno una casa di proprietà. Al massimo posso pagare a rate».

«Nel conto in banca ho solo 2800 euro. Ma quali milioni, ho solo la pensione. E vogliono prendermi pure un quinto della pensione, ma vadano a fancu*o. Prendo 9870 euro di pensione. Dopo 60 anni di contributi, ho versato i soldi. Se vogliono prendere un quinto, lo facciano. Ma sapete quale è lo scandalo? Che vogliono accelerare i tempi del risarcimento perché qualcuno ha detto: bisogna fare in fretta perché Fede è vecchio e se ne va. Sono indignato, il responsabile del fallimento ha detto di affrettare i tempi, è una testa di caz*o. Non so chi sia ma dicono che sono vecchio e posso morire. Pezzi di mer*a».