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Fra pochi giorni la città di Agrigento si appresta a festeggiare San Calogero, il Santo Nero molto amato dai residenti, nonostante il patrono della città dei Templi, sia proprio San Gerlando. I festeggiamenti posti in essere per venerare San Calogero non hanno eguali nella storia della città. 

Da Domenica 6 Luglio, inizieranno i riti cattolici, che vedranno la statua nera condotta dai fedeli per le vie principali della città. Dalla prima alla seconda domenica di Luglio, ciò che accade dall'alba al tramonto per le vie della vecchia Akragas, difficilmente può essere spiegata a parole.

Uno dei momenti più salienti di tutto il rito è il lancio del pane sulla folla e sulla statua di San Calogero. Il tutto ha un senso, perché pare che il Monaco Calogero, venuto da molto lontano per diffondere la religione cattolica, fosse arrivato in Sicilia, in un periodo di forte pestilenza. In un periodo di grande difficoltà gli ammalati morivano di fame e così Calogero, andava per le vie del paese a chiedere del pane per i più bisognosi. La gente, temendo di contrarre la peste, si affacciava in strada e lanciava il pane. Da qui, questo antichissimo rito che contraddistingue Agrigento in tutta la Sicilia. 

Purtroppo come ogni manifestazione cattolico – popolare, a causa dell'euforia, nascono anche non poche problematiche legate alle risse e alla quiete pubblica. Proprio per questo, il sacerdote Giuseppe Matraxia ha lanciato un appello, invitando i fedeli a mantenere la calma, concentrandosi sulla pace e la fratellanza insita nella manifestazione.

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