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Città dalle mille anime, custode di leggende e testimone di una civiltà che ha lasciato segni indelebili nel cuore del Mediterraneo, Agrigento si conferma simbolo di identità culturale italiana nel 2025.

Non solo capitale italiana della cultura, ma anche protagonista di un gesto concreto: una moneta commemorativa da 5 euro, realizzata in rame, che celebra il suo patrimonio archeologico unico al mondo.

Un piccolo oggetto prezioso che racconta una storia antichissima, fatta di dei e templi, di arte e natura, di acqua e pietra. Una narrazione in miniatura, ma di enorme valore simbolico.

Agrigento, capitale della cultura e della memoria

Quante città possono vantare un ponte così solido tra passato e presente? Agrigento non è solo una meta turistica, ma un luogo vivo, che respira la sua storia ogni giorno.

Nel 2025, il suo riconoscimento come Capitale Italiana della Cultura diventa occasione per ribadire il legame profondo tra identità locale e patrimonio collettivo.

La nuova moneta dedicata alla città non è un semplice oggetto da collezione: è un’opera d’arte che restituisce, in pochi centimetri di metallo, l’essenza di un’intera civiltà.

I simboli scolpiti nel rame: un viaggio nella Valle dei Templi

Al centro del disegno troviamo i resti del Tempio dei Dioscuri, una delle immagini più iconiche della Valle dei Templi. Le colonne, ancora in piedi, sembrano voler dialogare con il tempo.

Accanto a questo, prende forma la figura imponente del Telamone, il gigantesco atlante in pietra che un tempo sosteneva il Tempio di Zeus. Oggi, frammentato ma non dimenticato, rappresenta la forza di un popolo che ha plasmato la Sicilia.

Non mancano dettagli più raffinati ma carichi di significato, come il gocciolatoio leonino, elemento decorativo dal valore simbolico e funzionale, e l’Efebo di Agrigento, scultura che racchiude la bellezza dell’adolescenza nell’arte greca.

Una moneta dentro la moneta: il didramma antico

Sul rovescio della moneta, un richiamo ancora più profondo alla storia: la riproduzione di un didramma, antica moneta che circolava quando Agrigento era una polis greca.

Su di essa, un piccolo ma potente simbolo: il granchio, legato al dio-fiume Akragas, figura mitologica che dava vita alla città e alle sue acque.

Ancora oggi il granchio è emblema della città di Agrigento, e trovarlo inciso su questa moneta moderna crea un legame ideale tra l’oggi e l’eternità del mito.

Un capolavoro dell’incisione firmato Uliana Pernazza

La moneta è stata curata dall’artista incisore Uliana Pernazza, che ha saputo interpretare con precisione ed eleganza ogni elemento iconico del territorio.

Prodotta con finitura Fior di Conio, la moneta ha un valore nominale di 5 euro ed è stata realizzata nelle Officine della Zecca dello Stato su incarico del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

La scelta del rame restituisce un tono caldo e antico al tatto e alla vista, valorizzando i dettagli dell’incisione e conferendo al pezzo un’aura di sacralità.

Agrigento nel palmo della mano: il significato di una moneta

Non è raro sottovalutare il potere simbolico della numismatica. Eppure, una moneta racconta molto più di un valore economico: racchiude una narrazione collettiva.

In questo caso, racchiude il senso di appartenenza a una terra che ha visto nascere filosofi, artisti, guerrieri e poeti, e che oggi si fa conoscere nel mondo con orgoglio e consapevolezza.

Una moneta, insomma, che vale molto più del suo prezzo.

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