La Corte di Appello di Torino, sezione specializzata in materia di imprese, presieduta dalla Dott.ssa Gabriella Ratti, ha bocciato il ricorso d’appello proposto da PSA Italia contro il provvedimento di condanna, emesso lo scorso 11 ottobre dal Tribunale civile di Torino, relativo alla campagna di richiamo sul caso degli airbag difettosi, vicenda che interessa circa 190mila veicoli Citroen C3 e DS3, prodotti tra il 2009 e 2019.
Ne da notizia il Codacons (di cui è Segretario Nazionale il siciliano Francesco Tanasi,) che come noto insieme a Adusbef e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi hanno promosso un’azione inibitoria nei confronti della società, conclusasi con un provvedimento di condanna, che Psa ha chiesto di annullare dinanzi alla Corte di Appello di Torino
In particolare, il Tribunale di primo grado aveva condannato Groupe PSA Italia S.P.A. a cessare le condotte omissive che hanno arrecato danno ai propri clienti, ordinando l’adozione di misure urgenti per porre rimedio agli effetti pregiudizievoli conseguenti alla campagna di richiamo posta in essere dalla società per la sostituzione degli airbag difettosi, informando i proprietari interessati circa l’esigenza di interrompere la guida del veicolo e di avviare la procedura di check-in on line o via telefono, pubblicare su alcuni quotidiani la notizia della campagna di richiamo, completare entro il 31.1.2025 le operazioni di sostituzione kit-airbag sui 127.036 veicoli che al 23.9.2024 avevano eseguito il check-in, informare gli utenti della possibilità di fare richiesta di un’auto sostitutiva (o di optare per voucher di car-sharing dove il servizio è presente).
“La Corte di Appello di Torino sconfessa su tutta la linea la difesa di Psa Italia, e conferma interamente le ragioni dei consumatori – commentano Codacons, Adusbef e Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi – Ora la società dovrà attenersi a quanto disposto dal Tribunale e mettere in atto le misure individuate dai giudici di primo grado”.
