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01Dopo la recente notizia dovuta al ritiro di alcuni lotti di vaccino influenzale dal mercato per morti sospette, la comunità scientifica è preoccupata e dunque ammonisce: «non fare il vaccino è più pericoloso».

Secondo medici esperti e virologi, è improbabile un collegamento tra il vaccino anti-influenzale Fluad di Novartis, che è recentemente stato ritirato dal mercato dall’Agenzia Italiana Farmaco, e le morti sospette di tre anziani italiani. Il ritiro è infatti stato effettuato in via del tutto precauzionale, restano quindi ancora da chiarire cause e dinamiche, che solo una volta effettuate le dovute ricerche, saranno volte a stabilire se le due persone, residenti nel siracusano, e la terza, residente invece nel Molise, siano decedute per via dell’immunizzazione.

L’allarme si va affiancare ad altri due decessi sospetti registrati nel 2012; ma la comunità scientifica tende a sottolineare che il vaccino è sicuro, dato che è usato ormai in Italia da più di dieci anni. Sono 4 milioni infatti le dosi di Fluad circolanti, attualmente, nel nostro Paese, mentre le analisi dell’Istituto Superiore di Sanità sono volte ad analizzare solo due lotti, dedicati alle ASL.

La regione Liguria ha per il momento sospeso le vaccinazioni; stesso discorso per il Molise, mentre in Sicilia il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, invita a non farsi prendere dal panico.
La responsabilità del farmaco resta infatti ancora da chiarire; in tutti e tre i casi i sintomi gravi che hanno portato alla morte dei pazienti, possono essere infatti dovuti a complicazioni date dalle gravi patologie da cui erano affetti.

Per il siracusano di 68 anni, si è trattato infatti di un evento cardiovascolare avvenuto dopo un’ora dalla somministrazione; nel caso della signora di San felice del Molise e nel caso dell’87enne siciliano invece, si è presentata una condizione di infiammazione del sistema nervoso centrale, dopo 48 ore dall’iniezione.

E 48 ore è anche il limite massimo stabilito per la comparsa dei sintomi, anche se l’immunologo Ferdinando Aiuti sostiene che ci potrebbe volere più tempo, ad esempio 30 giorni.
Se credete di avvertire gli effetti avversi della vaccinazione, presentatevi al Pronto Soccorso o informate almeno il vostro medico curante.

È possibile inoltre, che i vaccini sotto esame siano stati accidentalmente toccati da un agente contaminante, che potrebbe aver scatenato una risposta fatale nei corpi già provati delle vittime, tutte comprese nella fascia d’età 70-90 anni. Per gli esperti, il vaccino antinfluenzale rimane il miglior modo per tenere a riparo tutte le categorie fragili (bambini, malati, anziani), lontano dalle complicanze che l’influenza potrebbe apportare sull’organismo; conseguenze che possono anche condurre all’ospedalizzazione o alla morte.

 Autore | Enrica Bartalotta