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Evento internazionale a cura di Ordine e Fondazione etnei e Inarch Sicilia

CATANIA – Il tessuto storico della città ripensato e progettato secondo i paradigmi culturali della rigenerazione urbana sostenibile: sabato 27 agosto a Catania aprirà i battenti la quinta edizione dell’International Design Workshop Areté | Abitare lo spazio urbano, al Monastero dei Benedettini. L’evento s’inserisce nelle attività della rassegna “Aetna Landscapes” organizzata dall’Ordine e dalla Fondazione etnei degli Architetti P.P.C. in collaborazione con InArch Sicilia, e con il contributo di associazioni territoriali di categoria e il patrocinio di Consiglio Nazionale Architetti, Fondazione Renzo Piano, Università e Comune di Catania.

Parteciperanno giovani professionisti, laureati, dottorandi e studenti delle facoltà di Architettura, Ingegneria e Design, delle Accademie di Belle Arti, delle Scuole di Specializzazione dei paesi dell’Unione Europea e di tutte le altre nazioni. I partecipanti metteranno a punto, all’interno di gruppi di lavoro, proposte progettuali mirate a restituire una nuova configurazione del cuore del centro storico catanese. Le opportunità offerte dalla futura dismissione dei tre grandi complessi ospedalieri presenti nell’area a ovest delle mura di Carlo V, saranno il punto di partenza per la progettazione di nuovi spazi, al fine inoltre di mettere a sistema e valorizzare i beni archeologici e i siti Unesco che insistono nella zona dell’importante polo universitario del Monastero dei Benedettini.

«La nostra città – ha commentato il presidente dell’OrdineGiuseppe Scannella – si sta interrogando sui cambiamenti che l’attendono, e noi vogliamo dare le migliori risposte architettoniche. Con questo workshop miriamo a promuovere e divulgare i valori dell'architettura e del patrimonio contemporaneo, con l’intento di costruire una piattaforma di saperi per sviluppare un progetto di alto profilo sulla città, condiviso da tutti, istituzioni, cittadini, imprenditori e progettisti».

«L’obiettivo – hanno sottolineato congiuntamente la presidente della Fondazione Architetti di Catania Paola Pennisi e il presidente di InArch Sicilia Ignazio Lutri – è quello di fornire uno schema culturale a supporto di nuovi dispositivi per il recupero edilizio e dello spazio urbano, partendo dalla conoscenza profonda dei luoghi e dall’ascolto delle esigenze della comunità che quotidianamente vive queste parti della città, spesso lasciate all’incuria e all’abbandono. Per questo è necessario farsi interpreti dell’evoluzione della città esistente per restituire una visione architettonica del paesaggio che integri, ad esempio, gli aspetti di fruizione turistica e della mobilità con le istanze di rigenerazione urbana».

 

visiting architect che guideranno i gruppi di lavoro saranno Paolo Colonna del Renzo Piano Building Workshop (RPBW), Andrea Viganò e Chiara Toscani dello studio Cino Zucchi Architetto (CZA), Giovanni de Niederhäusern e Michele Versaci dello studio Carlo Ratti Associati: «La loro presenza – ha commentato la Pennisi – aprirà un dibattito con gli attori del territorio impegnati su questi temi che culminerà nel convegno di chiusura del workshop sabato 3 settembre. Grazie al dialogo costruttivo con l’Amministrazione e la disponibilità del funzionario dell’Ufficio tecnico del Comune di Catania Rosanna Pelleriti – ha concluso – le proposte progettuali, elaborate sulla base delle indicazioni normative di riferimento, potranno essere recepite come linee guida per la programmazione degli interventi».

 

 

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