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Attenzione al prosciutto "gonfiato", che contiene più acqua e anche aromi chimici finora vietati. A lanciare l'allarme è Coldiretti, che ha sottolineato l'entrata in vigore del cosiddetto "decreto salumi" disposto dal ministero dello Sviluppo Economico, che recepisce alcune norme comunitarie. Tra le disposizioni, vengono aumentati di un punto percentuale i tassi di umidità del prosciutto cotto, del cotto scelto e del cotto di alta qualità, «il che significa- denuncia la Coldiretti – che il contenuto di acqua consentito sarà pagato dagli acquirenti come se fosse carne. L’incremento del tasso di umidità previsto per le tre categorie di prosciutto – osserva Coldiretti – andrà a minare la qualità del prodotto stesso a discapito del maiale italiano».

«Il decreto – aggiunge Coldiretti – cancella poi il divieto di utilizzo di aromi chimici, aprendo così la strada alla possibilità di correggere gusto e sapore dei salumi fatti con materia prima scadente e di dubbia origine. Ad essere abolita è anche la “scadenza”, il cosiddetto termine minimo di conservazione che era fissato al massimo entro 60 giorni dalla data di confezionamento del prosciutto cotto e che ora sarà invece deciso direttamente dal produttore».  «Paradossalmente – prosegue Coldiretti – viene mantenuta, invece, la possibilità di utilizzare le cosce di maiale congelate per produrre il prosciutto crudo stagionato. Si tratta di norme per favorire le importazioni dall’estero di maiali più leggeri di quelli italiani».