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Azzeruole - Foto di Angelo CutaiaC'è un frutto che somiglia ad una mela piccola di colore bianco, giallastro o rossastro, dalla polpa dolce, croccante ed incredibilmente profumata: l'azzeruolo.

 

L'azzeruolo è una pianta da frutto della famiglia delle Rosaceae.

Gran parte dei botanici ritiene che questa specie sia originaria dell'Asia Minore o dell'isola di Creta, da cui si sarebbe diffusa come coltivazione in tutto il resto del bacino del Mediterraneo (in particolare nel Nord Africa) e dell'Europa.


In Sicilia la possiamo trovare un po' in tutte le province.
Si tratta di una pianta rustica capace di crescere in tutti i terreni. L'importante è che non siano troppo argillosi e umidi. Diciamo che preferisce le terre calcaree e secche. Meglio ancora se esposte a mezzogiorno.

I frutti si raccolgono soprattutto in autunno, ma non si possono usare se non dopo che siano lasciati a maturare sulla paglia per un paio di giorni.

Curiosità

Nel XVI secolo, Giacomo Castelvetro chiamava i frutti "Lazzeroni" e sosteneva che essi erano "un frutto non soltanto bello e piacevole all’occhio ma buono e di gusto e molto sano per i corpi indisposti" attribuendogli, inoltre, virtù curative: "il suo sapore è agrodolce, ed è fuor di dubbio che allevia la sete delle febbri ardenti, e per questa ragione, i medici lo danno agli affebbrati". Era così convinto delle proprietà di questa bacca che ne fece dono a Sir Arrigo Wottoni, un diplomatico inglese che rese numerose visite all’Italia.
 

Autore | Viola Dante;

Azzeruole – Foto di Angelo Cutaia.