Economia&Lavoro

Bagaglio Ryanair, Altroconsumo: “Nuove modifiche alla policy, intervenga Antitrust”

Bagaglio Ryanair, Altrocunsumo segnala nuovi cambi nella policy. “Non c’è pace per i passeggeri Ryanair: la low cost irlandese ha modificato nuovamente le tariffe e le regole sui bagagli”.

L’associazione, in una nota, ha spiegato che nelle scorse settimane la compagnia ha aggiunto una nuova tipologia di servizio di trasporto di bagagli, offrendo la possibilità di acquistare un secondo bagaglio da registrare da 10 chili, da consegnare al banco check-in con una tariffa da 10 a 12 euro, che aumenta fino a 25 euro se acquistato al gate.

Quei passeggeri che hanno acquistato un biglietto con opzione priorità e 2 bagagli a mano devono pagare dai 6 ai 12 euro. In entrambi i casi, il servizio non è rimborsabile.

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Bagaglio Ryanair, le parole di Altroconsumo

“La battaglia di Altroconsumo contro la variazione della policy sui bagagli è partita – spiega l’associazione – a settembre 2018, quando l’Organizzazione ha segnalato all’Antitrust la pratica commerciale scorretta di richiedere un supplemento di prezzo per il trasporto a bordo dei bagagli.

A febbraio 2019 l’Autorità ha comminato una sanzione per 3 milioni di euro a Ryanair poi sospesa dal Tar. La prossima udienza è fissata per il 2 ottobre. Mentre si attende la decisione del TAR, Ryanair ha cambiato ancora una volta la policy sui bagagli creando disagio e confusione tra i viaggiatori”.

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Ivo Tarantino, responsabile Relazioni esterne Altroconsumo, ha detto: “Le continue modifiche alle policy dei bagagli di Ryanair costituiscono una grave pratica commerciale scorretta e generano molta confusione nel consumatore che fatica a orientarsi nella giungla tariffaria creata dalla compagnia”.

“Il passeggero – ha aggiunto – non riesce a conoscere in anticipo il costo finale del biglietto, poiché il prezzo variabile del supplemento non può essere definito prima dell’acquisto. Chiediamo quindi ad Antitrust di intervenire nuovamente, far cessare la condotta scorretta e restituire trasparenza ai consumatori”.

Redazione