Ai The Best Chef Awards 2025 il talento culinario italiano conquista i riflettori internazionali: tra i premiati spicca anche un nome molto legato alla Sicilia.
Tutti i vincitori dei The Best Chef Awards 2025
La grande cucina italiana conquista ancora una volta il mondo, e tra i protagonisti spicca la Sicilia. Carmelo Trentacosti, executive chef del ristorante Mec di Palermo, è tra i migliori cuochi al mondo secondo i The Best Chef Awards 2025, che per la prima volta si sono svolti in Italia, a Milano.
La cerimonia, tenutasi agli East End Studios, ha riunito il meglio della gastronomia internazionale e premiato 73 chef italiani, simbolo della creatività e della qualità che rendono unica la cucina del nostro Paese.
Milano capitale della cucina mondiale
“Abbiamo scelto Milano perché è una città aperta al nuovo, per la candidatura Unesco della cucina tricolore e per celebrare i trent’anni dell’Osteria Francescana”, ha spiegato Cristian Gadau, fondatore del progetto.
La giuria, composta da 972 esperti del settore tra gastronomi e giornalisti, ha assegnato i riconoscimenti attraverso un sistema di votazione online. Non più una classifica tradizionale, ma una valutazione simbolica fatta di “coltelli”, da uno a tre, a seconda del livello di eccellenza raggiunto.
Il podio mondiale
Al vertice della classifica mondiale brilla ancora una volta Rasmus Munk, chef dell’Alchemist di Copenaghen, due stelle Michelin e una Verde. Al secondo posto Ana Roš, del ristorante Hiša Franko a Caporetto, mentre il terzo gradino è andato all’indiano Himanshu Saini, del Trèsind Studio di Dubai.
I cuochi italiani premiati
L’Italia, culla della buona cucina, ha conquistato 73 riconoscimenti, confermandosi una delle nazioni più rappresentate ai The Best Chef Awards 2025.
Tra i premiati con un coltello, oltre a Carmelo Trentacosti, figurano nomi come Alessandro Gilmozzi (El Molin, Cavalese), Antonio Ziantoni (Zia, Roma), Sarah Cicolini (Santo Palato, Roma), Valentino Cassanelli (Lux Lucis, Forte dei Marmi), e Antonio Guida (Seta, Milano).
A ricevere due coltelli sono stati, tra gli altri, Antonino Cannavacciuolo (Villa Crespi), Carlo Cracco (Cracco), Davide Guidara (I Tenerumi, Vulcano), Niko Romito (Reale), e Franco Pepe (Pepe in Grani).
Nel gruppo dei tre coltelli, che rappresentano il massimo riconoscimento, figurano mostri sacri dell’alta cucina come Massimo Bottura (Osteria Francescana, Modena), Enrico Crippa (Piazza Duomo, Alba), Mauro Uliassi (Uliassi, Senigallia), Norbert Niederkofler (Atelier Moessmer, Brunico) e Michelangelo Mammoliti (La Rei Natura, Serralunga d’Alba).
I premi speciali: visione, origini e futuro
L’edizione milanese ha celebrato anche le personalità più innovative. Il premio The Best Milan Award è andato ad Andrea Aprea per l’eccellenza del suo omonimo ristorante, mentre Massimo Bottura ha conquistato il The Best Visionary Award per la sua capacità di reinventare la cucina italiana in chiave contemporanea. Infine, Diego Rossi di Trippa (Milano) ha ricevuto il The Best Origins & Future Award, riconoscimento che celebra il legame tra tradizione e innovazione.
Un orgoglio siciliano che guarda al mondo
Per la Sicilia, la presenza di Carmelo Trentacosti tra i migliori chef del pianeta rappresenta un riconoscimento importante. Il ristorante Mec, situato nel cuore di Palermo, si distingue per una cucina elegante e contemporanea, capace di valorizzare i sapori isolani con una visione internazionale. Un traguardo che conferma come l’isola continui a essere una fucina di talenti, in grado di lasciare un segno anche nei più prestigiosi palcoscenici gastronomici del mondo.
Chi è Carmelo Trentacosti
Nato nel 1976 a Sackingen, in Germania, ma cresciuto in Sicilia, Carmelo Trentacosti si forma all’Alberghiero di Palermo e costruisce un’esperienza ventennale in alcune delle più prestigiose cucine italiane. Tra le tappe principali, il Grand Hotel The Westin Excelsior al Lido di Venezia, dove cucina per celebrità come George Clooney, Sylvester Stallone e Sofia Loren.
Rientrato in Sicilia, lavora come sous-chef al ristorante Il Mulinazzo (2 Stelle Michelin) accanto a Nino Graziano, pioniere dell’alta cucina siciliana. Nel 2009 entra nella Nazionale Italiana Cuochi, con cui conquista numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui due medaglie d’oro agli Europei di Dublino.
Dal 2012 al 2019 è Executive Chef del Grand Hotel Villa Igiea di Palermo, dove nel 2017 firma la cena di gala di Dolce & Gabbana. Successivamente, lavora come chef personale di un emiro del Qatar.
Dal 2020 guida il MEC Restaurant di Palermo, un progetto innovativo che unisce alta cucina e cultura digitale: il primo ristorante-museo della Sicilia dedicato alla rivoluzione informatica, con una collezione di rarissimi pezzi Apple e la possibilità di cenare all’interno delle sale espositive.
