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Betulla dell’Etna, la pianta che viene dal Nord.

  • Il celebre vulcano ospita una specie unica di betulla.
  • Si tratta di un fatto abbastanza particolare, visto che questa specie arborea è caratteristica della Scandinavia.
  • La sua presenza in Sicilia risale agli effetti dell’ultima glaciazione, quindi 10mila anni fa.
  • Si è adatta al clima e al terreno vulcanico, diventando endemica.
  • Ecco cosa la rende uno degli alberi più speciali dell’Etna.

L’Etna non smette mai di sorprenderci. Si tratta di un habitat unico, casa di flora e fauna di ogni tipo. Il vulcano, alle sue falde, ospita una specie molto particolare di betulla, che può modificare le sue caratteristiche per resistere alle condizioni climatiche del territorio. La Betula Aetnensis è una pianta arborea endemica della Sicilia. Si trova, in forma spontanea, solo nel territorio etneo, sui versanti nord, nord-es e nord-ovest. La si incontra a quote comprese tra 1450 e 2000 metri.La Betulla dell’Etna, cugina delle specie europee, ha una corteccia bianca e le foglie romboidali. È diventata una specie endemica a causa dell’isolamento genetico rispetto alle popolazioni presenti nel resto dell’Italia e della natura vulcanica del territorio.

Riesce a resistere tanto a situazioni di siccità prolungata, quando agli inverni più rigidi. Resiste agli sbalzi termici e mette le radici nei fondi lavici e nei terreni caratterizzati dall’accumulo di scorie e sabbie vulcaniche. Per poter osservare da vicino l’albero e i suoi fiori gialli, si possono percorrere i betulleti visibili dalla strada Mareneve, fino al Rifugio Citelli. Quando la temperatura si fa più bassa e la pendenza aumenta, si ha la testimonianza della straordinaria capacità della natura di adattarsi. Così la Betulla dell’Etna ha trovato casa in un contesto unico, lì dove sembrava impossibile che potesse farcela.

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