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Nevaeh Hernandez è morta ad appena 6 anni nel New Jersey, Stati Uniti. Gettando ovviamente nella disperazione la madre, Stephanie Conteron. Nevaeh  è la seconda bimba americana a morire per i sintomi dell’influenza in pochissimi giorni, dopo Gabriella Chabot in California. Secondo la sua famiglia, questa tragedia avrebbe probabilmente evitata, ma la piccola è stata mandata a casa dall'ospedale nonostante avesse la febbre a 40°.

Venerdì pomeriggio Nevaeh era tornata a casa dopo la scuola e aveva detto di avere mal di testa. La madre le ha dato dei medicinali contro l’influenza e ha notato che la sua temperatura cominciava a salire. L’ha quindi portata al centro medico dell'Università di Hoboken quella stessa sera. La piccola è stata tenuta sotto osservazione per tre ore. Un'infermiera e un assistente medico hanno spiegato alla donna che gli esami erano risultati negativi, e così la bambina è stata rimandata a casa nonostante avesse la febbre alta.

Ma la madre ha deciso di farla controllare in un altro centro medico, lo Hackensack University Hospital. Lì, Nevaeh ha avuto quattro crisi, è entrata in coma ed è morta lunedì, ha detto l'avvocato della famiglia, Louis Zayas. "Qui l’obiettivo è far capire alla gente la pericolosità di questa influenza. Anche se a tuo figlio è stata somministrata la vaccinazione antinfluenzale, come a Nevaeh, potrebbe non essere sufficiente", ha detto Zayas.

Sandra Rivera, la nonna materna della bimba, ricorda che "tutti hanno il diritto di chiedere a un medico di vedere il loro bambino e di stare in un ospedale finché non sentono di aver ricevuto le migliori cure. Solo un genitore può capire come ci si sente dopo la perdita di un figlia. E in questo caso è ancora peggio, perché noi riteniamo che la morte di Navaeh poteva essere evitata".