Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Bracconieri a Lampedusa. In compagnia di alcuni cacciatori di frodo. È quanto denunciano i volontari del Committee Against Bird Slaughter (Cabs) che hanno fotografato e filmato l’attività di 30 bracconieri, i quali hanno cacciato indisturbati con l’ausilio di richiami acustici elettromagnetici di genere vietato che riproducevano il verso del tordo bottaccio, per attirare gli uccelli di questa specie in migrazione verso l’Africa ed abbatterli in gran numero. Alcuni volontari, peraltro, sarebbero stati minacciati dai bracconieri a Lampedusa. In una nota si legge:

"Si è riscontrato come l’attività abusiva e incontrollata di caccia si svolgesse massicciamente anche all’interno della Riserva Naturale Orientata 'Isola di Lampedusa', dove ovviamente ogni tipo di attività venatoria sarebbe vietata. Dentro la riserva, infatti, sostava il maggior numero di tordi, in fase di riposo dopo il lungo volo migratorio, intenti a cibarsi delle bacche disseminate tra la vegetazione". 

In seno alle minacce, invece, "sono state prese in seria considerazione, visto che con ogni probabilità si trattava degli stessi soggetti che qualche anno addietro hanno squarciato le reti di inanellamento dei ricercatori dell’Ispra e bruciato la loro auto", dicono i volontari. Che proseguono: "Della gravissima situazione di illegalità veniva subito messo a conoscenza il Comando dei Carabinieri di Lampedusa. L’isola è infatti colpevolmente priva di un Comando del Corpo Forestale. Nonostante oltre 30 telefonate di segnalazione effettuate in tre giorni, i volontari del Cabs hanno avuto scarsissima assistenza. I carabinieri, infatti, hanno realizzato un solo intervento di controllo, del tutto privo di efficacia".

I volontari hanno depositato in caserma 4 esposti-denuncia contro altrettanti bracconieri ripresi con le telecamere, con l’indicazione del numero di targa dell’autovettura utilizzata, per favorirne il riconoscimento e la segnalazione all’Autorità Giudiziaria. Giovanni Malara, responsabile del CABS per la Sicilia, afferma:

"La situazione venatoria a Lampedusa è sconcertante. Una trentina di malintenzionati pretende di comandare sull’isola, limitando persino il diritto alla libera circolazione delle persone. Denunciamo con tutta la nostra forza il totale disinteresse verso l’abusivismo venatorio da parte della Regione Sicilia, che ha competenza in materia di caccia e di tutela della fauna selvatica e che non ha mai provveduto a ripristinare sull’isola, nonostante la sua grandissima importanza per le specie migratorie, l’indispensabile presidio forestale. Non possiamo al contempo non evidenziare come l’Arma dei Carabinieri, che sulla caccia ha competenze specifiche, identiche a quelle della forestale, nonostante siano da tempo molto diminuiti gli sbarchi di profughi provenienti dal Nord Africa, non sia in grado di arginare in alcun modo i diffusi fenomeni di bracconaggio, in un territorio privo di qualsiasi asperità e pertanto facilissimo da controllare".
 

Fonte: AgrigentoWeb