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La Guida Top 100 Migliori Vini Italiani premia la Sicilia: è qui la Cantina Bio dell’anno

La siciliana Feudo Montoni conquista il titolo di Cantina Bio dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it. L’azienda di Contrada Montoni Vecchi (a Cammarata, provincia di Agrigento), che fa parte di Assovini Sicilia, spicca anche per il Miglior Vino Rosato 2024 della Guida ai vini italiani: il Terre Siciliane Igt Nerello Mascalese Rosato Biologico 2022 “Rosa di Adele” (valutato con 95/100).

La storia di Feudo Montoni affonda le radici nel passato, nel 1496: fu allora che, nel cuore della Sicilia, la nobile famiglia aragonese Abatellis edificato un baglio all’interno del Principato di Villanova. Dopo 600 anni le stesse terre e le stesse cantine producono i vini firmati da Fabio Sireci.

Dalla fine dell’Ottocento la storia del baglio si lega a quella di Rosario Sireci, nonno di Fabio che acquistò il Feudo riconoscendo in esso particolari caratteristiche legate al terroir ed alla sua biodiversità. Trovò antiche piante di Perricone, Nero d’Avola, Catarratto, innamorandosi dei vini ottenuti con quelle uve. A suo avviso, presentavano tratti eleganti ed inconsueti.

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Nella seconda metà degli anni Sessanta, a dare impulso alla produzione fu Elio Sireci (padre di Fabio) che selezionò le migliori piante presenti nella tenuta attraverso Selezione Massale e, con esse, impiantò i nuovi vigneti. “Sono passati oltre trent’anni da quando Fabio Sireci ha iniziato a mettere in pratica quegli insegnamenti – sottolinea winemag.it nelle motivazioni al premio, pubblicate quest’oggi – proseguendo il lavoro del nonno e del padre nel ruolo di custode delle antiche piante e delle loro uve“. Insegnamenti che valgono a Feudo Montoni il riconoscimento di Cantina Biologica dell’anno.

Al riconoscimento di Cantina Biologica dell’anno, come abbiamo anticipato, si aggiunge quello del Miglior Vino Rosato 2024, valutato con 95/100 nella degustazione alla cieca compiuta dalla redazione del magazine guidato dal giornalista e wine critic Davide Bortone.

Redazione