Lo scorso 16 agosto 2025, il mondo dello spettacolo ha perso una delle sue colonne: Pippo Baudo. Tantissimi artisti hanno espresso il loro dolore sui social, tra loro anche Laura Pausini, che lo ha definito il proprio “secondo papà”.
Tra quei gesti emozionanti, spicca anche un messaggio da parte di una sua “figlia siciliana”: Carmen Consoli che sul suo profilo Instagram ha così reso omaggio al ‘papà’ della tv italiana: “Ciao Pippo, fa’ buon viaggio: sono certa troverai una rotta tutta tua anche per arrivare lassù“.
Un saluto che sa di riconoscenza e affetto, e che racconta un legame importante: quello tra la cantautrice catanese e il “presentatore dei record”, che ha avuto un ruolo fondamentale nei suoi primi passi nel mondo della musica.
L’incontro decisivo a Sanremo Giovani
Era il 1995 quando Carmen Consoli, giovanissima e ancora sconosciuta al grande pubblico, partecipò a Sanremo Giovani con il brano “Quello che sento”. A condurre la trasmissione, come sempre con intuito infallibile, c’era Pippo Baudo. Fu lui a presentarla al pubblico televisivo, aprendo la strada alla sua prima partecipazione al Festival di Sanremo, nella sezione “Nuove Proposte”, l’anno successivo.
Baudo, da sempre scopritore di talenti, vide qualcosa in quella ragazza siciliana dal timbro inconfondibile e dai testi intensi. E, come accaduto con tanti altri artisti, non sbagliò.
Nel 1996 Carmen tornò all’Ariston con il brano “Amore di plastica”, scritto insieme a Mario Venuti. Si classificò ottava, ma il pezzo ottenne un grande successo radiofonico, contribuendo a consolidare la sua presenza sulla scena musicale. Nel 1997, ancora Sanremo con “Confusa e felice”: la canzone fu eliminata nella prima serata, ma diventò un classico della sua discografia, segnando l’inizio di un percorso artistico sempre più personale e riconoscibile. Nel 2000 fu la volta di “In bianco e nero”, un brano maturo e malinconico, che confermò il talento della cantautrice catanese, capace di raccontare storie intime e universali con la stessa intensità.
In tutto questo percorso, l’ombra lunga dell’intuito di Pippo Baudo resta presente. Fu lui, come per tanti altri talenti, a offrirle la prima vera ribalta nazionale.
Consoli e Baudo, uniti dalla musica e dalle radici siciliane
Pippo Baudo e Carmen Consoli condividevano più di un palco: condividevano la Sicilia. Lui nato a Militello in Val di Catania, dove si svolgeranno i funerali, lei cresciuta tra Catania e San Giovanni La Punta. Entrambi profondamente legati alla propria terra, ne portavano dentro il carattere forte, la passione autentica e quella determinazione che non fa rumore ma lascia il segno.
Quando si incontrarono per la prima volta, fu anche un riconoscersi: il veterano e la debuttante, uniti da radici comuni e da un linguaggio fatto di talento e autenticità. Oggi, a trent’anni da quel primo incrocio sul palco, Carmen Consoli è diventata una delle voci più autorevoli della musica italiana. Raffinata, indipendente, coerente, rappresenta una Sicilia che non smette di produrre cultura, resistenza e bellezza.
Nel giorno dell’addio a Baudo, il suo messaggio non è solo il saluto a un grande uomo di spettacolo. È il gesto consapevole di chi sa che la propria storia non sarebbe stata la stessa senza quell’incontro. E che alcuni addii, come i debutti, non si dimenticano mai.