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Utilizzazioni

Tutte le specie di “cavolo selvatico’ hanno utilizzazioni multiple e trovano largo impiego nella cucina siciliana in particolare. Sono diverse e svariate le pietanze ove trovano impiego, sia per la cucina di tutti i giorni che per la cucina dei giorni di festa e tra le tante ricette note per le diverse specie si propongono le utilizzazioni più ricorrenti e certamente anche più semplici tramandateci dalle usanze popolari.

Ricette

FRITTATA DI MAZZAREDDI

Si raccolgono le cime in boccio di cavolo senape nero, di cavolo rapa o di cavolo navone (Brassica napus, B. nigra, B. rapa), si sbollentano in acqua salata, si strizzano per eliminare l’acqua di cottura e si amalgamano con le uova. Versare il composto così ottenuto in una padella con olio bollente, far indorare da entrambi i lati e servire la pietanza tiepida. È piatto è indicato sia come secondo rustico che come contorno.

CAVULICEDDI CON SALSICCIA

Si sbollentano i cavuliceddi (Brassica fruticulosa) in acqua salata e a fine cottura si strizzano per eliminare l’acqua di cottura. A parte si prepara la salsiccia arrostita o la salsiccia al forno, si versa il tutto, verdura bollita e salsiccia in una padella capiente, si pone in un fornello a fiamma viva, si fa amalgamare per circa 10 minuti al fine di fare insaporire la verdura del gusto e dell’aroma della salsiccia e quindi appena tiepida si serve. Questa pietanza è considerata la “morte più aulica” per i cavuliceddi.

PASTA COI CAVULICEDDI

Dopo aver bollito i cavuliceddi (Brassica fruticulosa), nella stessa acqua di cottura versare la pasta, meglio una pasta corta, tipo ditalini,
ultimare la cottura del tutto. Consumare come primo caldo, aggiungendovi olio crudo nel piatto di portata.
È un piatto alquanto semplice ed elementare, ma consente di gustare 1 sapore antico di una verdura cara ai nostri antenati.

MINESTRONE CON CIME DI CAVOLO RUPESTRE

Si mettono a bollire in acqua le cime in boccio e le foglie più tenere del cavolo rupestre e di tutte le specie similari (Brassica macrocarpa, B. drepanensis, B. rupestris sp.pl., B. villosa, B. insularis, etc.) e a cottura ultimata si condiscono con olio e si servono con crostini di pane. È questo un piatto dal sapore antico, ancora in voga presso alcuni pastori che ben conoscono le specie di cavolo selvatico e quello rupestre in particolare.
L’utilizzazione di questa pietanza è limitata. al periodo dicembre-gennaio, periodo di presenza delle specie vegetali in boccio.

CAVULICEDDI UGGHIUTI

Si sbollentano i cavuliceddi (B. fruticulosa) e si condiscono semplicemente con olio fresco di frantoio e si consuma come piatto caldo.