Il centro storico di Agrigento, quello arabo-normanno-chiaramontano, tornerà a chiamarsi "Girgenti", così come è avvenuto fino al 1927. A decretarlo, una delibera della Giunta comunale, approvata ieri. L'iniziativa è condivisa dalla Soprintendenza ai Beni culturali e storici e dagli studiosi della storia locale, che ritengono che il nome Girgenti, citato molte volte da Pirandello, non possa essere destinato all'oblio, ma debba invece essere ricordato.
Il toponimo Girgenti caratterizza un percorso che, partendo da Porta dei venti, abbraccia in senso orario la cerchia muraria, fino alla chiesa della Madonna degli Angeli e da lì, verso sud, fino alla chiesa di San Pietro. Dalla chiesa, l'intera zona che passa dalla Porta dei panettieri, da quella dei Saccaioli e da quella di Marte. Risalendo di poco, poi, l'intero quartiere di Rabato, fino a raggiungere e percorrere la salita San Giacomo, l'istituto Gioeni, l'antico Steri, per ricongiungersi infine con la Porta dei venti.
L'amministrazione ha voluto «dare un forte impulso a questo percorso storico-culturale legato al toponimo Girgenti, percorso di rivitalizzazione della memoria identitaria cittadina tenuto conto che la storica denominazione costituisce un lascito della letteratura e della tradizione locale qualificandosi come bene culturale immateriale inscindibilmente connesso alle sopravvivenze storiche del centro urbano. L'assegnazione del toponimo Girgenti – spiega il sindaco Lillo Firetto – caratterizza il cuore culturale della città».
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